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Oggi Francesco Ferace avrebbe compiuto 66 anni.
Ma il nostro non vuole essere solo un richiamo alle origini, ma a tutto quello che ne è nato.
E’ quanto dichiara in una nota il Gran Priore del Sovrano Ordine Monastico Militare dei Cavalieri Templari Federiciani della Calabria Filomena Falsetta nel giorno dell’anniversario della nascita del Generale dei Carabinieri Francesco Ferace, nato il 20 settembre del 1959 e spentosi prematuramente all’età di 63 anni nella sua casa di Napoli.
La sua incrollabile fede e il suo impegno infaticabile per quella che considerava una fonte di bellezza inestinguibile: l’Arma.
“Il bello sta nel fare”, diceva sempre Ferace, nel senso che la bellezza non è una qualità statica, ma si trova nell’azione, nella passione e nella vitalità con cui si svolgono le attività.
E di attività la sua carriera è satura. Le sue indimenticabili lotte contro la corruzione, la guerra aperta ai narcotrafficanti, l’opera di tutela nei confronti dei commercianti che subivano vessazioni.
Il tutto scortato dalla sua capacità di ascolto verso le vittime, dalla sua straordinaria abilità nel rapporto con i criminali, dal suo infallibile fiuto, dall’uso di metodi innovativi. Ancora, quel tutto si fondeva con la preparazione, l’onestà, l’entusiasmo, il senso del dovere, ma anche con la sua forte umanità che spuntava dietro la sua corazza.
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