Celebrato il “Giorno della Memoria” a Cortale (CZ)

cortale giorno_memoria_2012

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Affollata la biblioteca comunale di Cortale “Giorgio Amendola”  dove si è  celebrato il “Giorno della Memoria”.  Insieme al Sindaco,  Francesco Scalfaro e all’assessore alla pubblica istruzione, Piero Mascaro, era presente il Prof. Francesco Soverina dell’Istituto Campano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.  Introducendo i  lavori dell’iniziativa, l’assessore Mascaro  si è soffermato sulle date storiche  e  sullo  spirito della legge che ha istituito il “Giorno della Memoria” sottolineando  che non deve essere un  evento commemorativo, ma soprattutto un evento culturale e didattico perché come ricordava Primo Levi  “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”.

Mascaro ha inoltre motivato il titolo dell’iniziativa, “la disumanizzazione dell’altro, disabili, rom ed ebrei nel vortice del genocidio nazista”, mettendo in risalto che  ogni qualvolta  “l’altro” viene negato nella sua umanità si apre la porta alla barbarie con tragiche conseguenze.

Il Sindaco,  Francesco Scalfaro,  ringraziando i presenti per essere intervenuti numerosi, l’assessore Mascaro per l’impegno intrapreso per la riuscita della manifestazione e il prof. Francesco Soverina per aver accettato l’invito, si è soffermato sulla necessità di trasmettere alle nuove generazioni i valori della tolleranza,  del rispetto e della solidarietà. Il sindaco ha poi raccontato del dialogo avuto con il figlio la sera precedente durante la visione del film su Anna Frank e di come il bambino, colpito dalla durezza della storia abbia chiesto: “papà, è solo un film, vero?”, incapace, quindi,  di considerare possibili simili atrocità.

Francesco Soverina nel suo intervento si è soffermato sul secolo “breve” facendo un lungo elenco degli avvenimenti che precedettero l’emanazione delle leggi razziali, ad iniziare dall’humus pseudo culturale che in Europa e anche negli Stati Uniti, tra otto e novecento, favorì il diffondersi di ideologie razziste ed antisemite cavalcate poi da  formazioni politiche nate dopo la fine della Grande Guerra e nella temperie di quella crisi economica e sociale che portò al potere Mussolini e poi Hitler in Germania.

Soverina ha parlato dei “silenzi”  di Pio XII nei confronti della persecuzione degli ebrei e   dell’iniziale sottovalutazione delle conseguenze, da parte degli ebrei italiani, all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali nel 1938, del ruolo avuto da tanta “gente normale” e da tanta parte degli intellettuali, le complicità, per avidità o per opportunismo, che consentirono la persecuzione di milioni di persone.      

Il suo intervento, prolisso e puntuale, ha toccato i punti nevralgici dell’odissea subita dal popolo ebraico e dai gruppi considerati, dai nazisti, “impuri”: disabili e rom; il ruolo avuto dagli scienziati, soprattutto dai genetisti, da medici e dagli infermieri che “iniziarono” gli esperimenti per mettere fine alle vite considerate, dai nazisti, non degne di essere vissute. Il professore Soverina ha delineato le date significative dell’avvento e dello dispiegarsi del regime nazista, i suoi rapporti con il fascismo italiano e con gli altri gruppi di ispirazione fascista presenti in molte parti d’Europa, l’ossessione di Hitler di sconfiggere a tutti i costi quella che lui considerava la minaccia giudaico-bolscevica arrivando ad aggredire l’Unione Sovietica abitata da popoli slavi che nell’ideologia nazista erano considerati popoli “inferiori”. L’ossessione di mantenere la “purezza” della “razza” ariana ebbe come tragica conclusione l’ideazione della “soluzione finale” nei campi di concentramento dove perirono milioni di persone: milioni di ebrei e di prigionieri sovietici, rom, omosessuali, oppositori politici.  Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa Sovietica liberarono il campo di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva.  Quelle stesse immagini, proiettate  durante il dibattito, hanno accompagnato l’intervento del prof. Soverina.

Presenti all’iniziativa molti alunni della scuola secondaria di primo grado di Cortale che hanno seguito con attenzione gli interventi e a cui il professore Soverina ha regalato del materiale didattico; diverse sue  pubblicazioni sul tema ha donato alla biblioteca. Tante le domande poste dal pubblico  a cui Soverina ha risposto dando luogo ad un dibattito di grande interesse ed attivo gradimento.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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