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La Renault 4 rossa in cui, il 9 maggio 1978, fu ritrovato il corpo di Aldo Moro è stata esposta per la prima volta fuori dal Museo della Polizia di Stato.
L’evento si è svolto a Catanzaro, in occasione delle Giornate della Legalità promosse dalla Polizia di Stato e dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
La prima giornata è stata dedicata all’eredità morale di Aldo Moro, con la partecipazione di autorità istituzionali, rappresentanti delle forze dell’ordine e numerosi studenti.
L’esposizione dell’auto coincide con la scomparsa di Anna Laura Braghetti, ex militante delle Brigate Rosse coinvolta nel sequestro e nell’uccisione dello statista democristiano.
Durante l’incontro, Gero Grassi, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro, ha sottolineato che “in via Fani non c’erano solo le Brigate Rosse: Moro è stato rapito e ucciso da una pluralità di soggetti. Ai giovani serve ricordare che libertà e democrazia sono punti di partenza, non di arrivo”.
Per Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio, quella di Moro è “una storia d’Italia che unisce memoria e coscienza collettiva”.
Il questore Giuseppe Linares ha ricordato l’insegnamento di Moro — “la persona prima di tutto” — evidenziando come il suo pensiero politico sia ancora fondamento di etica e responsabilità civile.
Il prefetto Castrese De Rosa ha ribadito l’importanza dell’iniziativa per i giovani: “Raccontare Moro e quella stagione è un dovere verso le nuove generazioni”.
La Renault 4, simbolo di una delle pagine più tragiche della storia repubblicana, sarà visitabile anche domani, nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, dalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 20.
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