Regione, al via la prima fase del progetto “vacanze sicure”

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Con il workshop formativo per gli operatori dei dipartimenti regionali di prevenzione delle Aziende Sanitarie Provinciali, ha preso il via a Lamezia Terme la prima fase del progetto “vacanze sicure” per la sorveglianza dei prodotti alimentari nella ristorazione, istituito con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 31/2012.

Nei due giorni del seminario – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – sono, tra gli altri, intervenuti il sub commissario del Piano di rientro sanitario Luigi D’Elia e il dirigente generale del Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie Antonino Orlando.

Oltre ai relatori appartenenti alle Asp della Regione hanno tenuto alcune lezioni Silvio Borrello direttore generale della sicurezza alimentare e nutrizione del Ministero della salute, Caterina Graziani dell’Istituto Superiore di Sanità e Paolo Amadei dell’Usl di Roma. Le tematiche affrontate nel workshop hanno spaziato dagli aspetti epidemiologici legati alle malattie trasmesse da alimenti a quelli peculiari del controllo ufficiale, all’approccio multidisciplinare in sicurezza alimentare, alle tematiche di campionamento ed analisi degli alimenti.

Soddisfazione è stata espressa dal dirigente regionale di settore Area Lea Rubens Curia e dal responsabile della task force veterinaria Pasquale Turno per la partecipazione di circa 200 operatori del controllo ufficiale delle Asp e  “per l’avvio del progetto che apre – hanno detto – un panorama nuovo nella sicurezza alimentare e nutrizionale della Regione Calabria”.

Il progetto “vacanze sicure”, dopo un primo step di attività di verifica presso gli esercizi della ristorazione ubicati nelle aree regionali ad alta vocazione turistica, porterà nell’arco di un triennio, alla definizione di regolamenti e di linee guida che

consentiranno,  su adesione volontaria, l’inserimento in liste “virtuose” di operatori del settore alimentare, in grado di garantire la qualità delle proprie produzioni alimentari e l’adozione di buone pratiche.

Con questo obiettivo si intende prevenire le cause di infezioni ed intossicazioni alimentari, monitorando le strutture turistico-ricettive regionali e fornire modelli e raccomandazioni utili per lo sviluppo di buone pratiche inerenti la preparazione degli alimenti, l’organizzazione generale della ristorazione, le corrette modalità di conservazione e somministrazione, offrendo la possibilità di valorizzare, nel contempo, le eccellenze presenti nel territorio, la promozione dei prodotti di qualità, l’approvvigionamento a “km 0”.

Pertanto, saranno da subito costituiti nella Asp calabresi i team multidisciplinari di

operatori dei servizi veterinari e dei servizi di igiene degli alimenti e nutrizione, cui spetterà il compito di effettuare le attività di verifica, ma anche di informazione e sensibilizzazione, al fine del massimo coinvolgimento degli operatori della ristorazione pubblica presenti nel territorio, in coordinamento con la task force veterinaria e l’ufficio igiene alimenti del settore Area Lea del Dipartimento regionale tutela della salute e politiche sanitarie.

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Author: Cristina

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