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Nuove regole per la gestione del rischio idrogeologico in Calabria. La Conferenza permanente dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale ha approvato le disposizioni transitorie che introducono un cambio di rotta importante: non più solo vincoli e limitazioni, ma un approccio orientato allo sviluppo sostenibile, nel rispetto della natura e delle esigenze dei territori.
Dal vincolo al “fare” sostenibile
Il nuovo testo normativo segna il superamento di un approccio puramente vincolistico, per passare a un modello che promuove il “fare” in maniera compatibile con il territorio. L’obiettivo è garantire sicurezza idrogeologica e al tempo stesso non frenare le opportunità di crescita economica e sociale.
«Non assumere il vincolo quale interdizione al fare, ma promuovere il fare in termini di compatibilità con le esigenze di sviluppo del territorio quale bene comune» – si legge nel provvedimento dell’Autorità.
Le nuove disposizioni si basano sul principio di precauzionalità, ma con l’intento di coniugare tutela ambientale e progettualità locale. Sia i lavori pubblici che quelli privati dovranno rispettare precise prescrizioni, ma all’interno di un quadro che favorisca la realizzazione degli interventi invece di bloccarli.
Questo cambio di visione punta a trasformare il rischio idrogeologico da ostacolo a occasione per costruire un modello di sviluppo compatibile e duraturo, dove la salvaguardia del territorio diventa elemento centrale di crescita e coesione.
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