Un parto a lieto fine sulla SS 106

ss 106

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Hanno chiuso il punto nascita dell’Ospedale “Tiberio Evoli” di Melito di Porto Salvo e adesso si partorisce sulla Ss 106.

Tra gli eventi tragici che quasi quotidianamente si registrato su questo tratto di strada statale, prendiamo atto con gioia che la 106 denominata “strada della morte” in questa felice occasione si è trasformata in “strada della vita”, perché le cose hanno avuto un lieto fine, però poteva andare diversamente.

Si deve pensare di riattivare il punto nascita di Melito PS nella considerazione che essendo la Ss 106 l’unica via di comunicazione con l’ospedale Riunti di Reggio Calabria facilmente va incontro ad interruzioni stradali tant’è che l’ambulanza del 118 partita regolarmente dall’Ospedale Riunti di Reggio Calabria è rimasta bloccata nella coda di un banale incidente che si è verificato sulla Ss 106 a Spirito Santo.

Se le cose sono andate bene lo si deve principalmente al sangue freddo della partoriente e del di lei suocero che l’accompagnava, il quale guidato telefonicamente dal personale medico dell’ambulanza è riuscito a far nascere il piccolo. Come mai l’ambulanza del 118 veniva da Reggio e non da Melito in considerazione del fatto che il territorio di Lazzaro (la macchina a bordo della quale viaggiava la partoriente era partita da Lazzaro) è servito dal Pronto Soccorso e dal 118 dell’Ospedale di Melito Porto Salvo. Forse le nostre ripetute segnalazioni hanno dato esito positivo, giacché l’intervento dell’Ambulanza da Reggio fa pensare che potrebbe essere stato disposto che anche il territorio del Comune di Motta San Giovanni rientri nel servizio del 118 dell’Ospedale Riunti di Reggio Calabria.

Le nostre felicitazioni alla mamma e al neonato e complimenti al di lei suocero per aver affrontato con sangue freddo la delicata situazione.

Da quanto leggiamo dalla Stampa nel 2012 si è registrato altro caso analogo e come anzidetto visto i frequenti incidenti stradali che si registrano sulla Ss 106, soprattutto nel tratto Reggio/Melito, sarebbe necessario ed urgente realizzare in tale tratto un percorso alternativo.

Al riguardo si deve ancora una volta sottolineare, in particolare, che qualora si dovesse verificare il crollo del ponte stradale dell’Oliveto di Lazzaro a seguito di esondazione del Torrente o per altro evento calamitoso o si dovesse registrare l’interruzione del tratto di Ss 106 di Capo D’armi ci troveremmo a dir poco in un bel guaio.

Vincenzo CREA
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” e Referente unico dell’ANCADIC Onlus

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