Bova Marina (Rc), rilancio del Parco Archeoderi

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“9000 anni di storia e cultura”  al Parco Archeoderi a San Pasquale ,Bova Marina tra i più importanti del Mediterraneo.

Si è  concluso ieri 14 marzo il ciclo di incontri tenuti da brillanti relatori, che hanno dato la loro disponibilità a titolo gratuito.  Il corso iniziato  il 31 gennaio è stato rivolto alla formazione di un gruppo di giovani in qualità di guide turistiche.

Il Responsabile del Centro di Documentazione per il Patrimonio Culturale e l’Ebraismo nell’Area Grecanica del Parco Archeoderi , il Professore Franco Tuscano insieme al sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi  e all’ Assessore alla Cultura Maria Luisa Ollio hanno consegnato ai corsisti gli attesti di partecipazione, che consentirà loro di guidare i visitatori all’ interno dell’ area archeologica.

Il sindaco Crupi ha ringraziato il professore Tuscano per la perfetta organizzazione del corso di formazione  avvenuta in collaborazione con l’ Assessore alla Cultura Maria Luisa Ollio. Durante l’ evento il primo cittadino Crupi, dichiara : “l’ attività di formazione  che è avvenuta costituisce un punto centrale per il rilancio non solo del Parco Archeoderi che è un fiore all’ occhiello per Bova Marina, ma per tutto il territorio dell’ Area Grecanica e la provincia di Reggio Calabria”. Il territorio bovese vanta un patrimonio archeologico che affonda le proprie radici nella preistoria. I ritrovamenti abbracciano un arco temporale di circa 9000 anni: dal VII°-VI° millennio a.C. fino all’epoca greca- romana, tardo antica e medievale. Accanto agli oltre 70 siti neolitici da cui provengono ceramiche, asce di pietra, strumenti litici di ossidiana e vasi decorati del tipo Stentinello, in località Umbro è stata portata alla luce una fattoria rurale greca di epoca classica( V°-IV° sec. a.C) ed un interessante insediamento fortificato del periodo arcaico( VI° sec. a. C.) a San Salvatore nei “Campi di Bova”. Un sito archeologico di straordinario valore, data la sua rarità dove è possibile visitare la Sinagoga del IV° sec. d.C.( seconda per antichità in Occidente, dopo quella di Ostia antica), con il suo mosaico policromo raffigurante i più importanti simboli ebraici: la Menorah, Il Corno d’Ariete, il Cedro, il Nodo di Salomone custodito insieme ad altri importanti reperti rinvenuti nel territorio bovese  all’interno dell’ Antiquarium.

Il Responsabile Franco Tuscano ” sono soddisfatto per la riuscita del corso che ha unito storia e ricchezza culturale. L’ attenzione dei corsisti è stata elevata  e ha consentito di acquisire una profonda conoscenza delle radici del territorio attraverso la presenza di importanti relatori. Una terra ingente di risorse culturali che se ben ottimizzate potrebbero incoraggiare un  flusso di crescita non solo culturale ma anche economico di tutto il comprensorio. Ci stiamo muovendo per fare conoscere il Parco Archeoderi non solo nell’ ambito grecanico,  coinvolgendo con fascicoli informativi gruppi di scolaresche e visitatori. A breve sarà organizzato un secondo corso formativo per le guide turistiche del parco”.  L’ Assessore alla Cultura Ollio, dichiara :” ringrazio i corsisti, il professore Tuscano,  il sindaco Crupi  e tutta l’ amministrazione comunale. E’ stato un corso istruttivo che ha permesso di apprendere più a fondo le nostre radici  e al tempo stesso permette di trasmetterle agli altri. É un modo per non far morire le tradizioni e  diffonderle anche al di fuori del nostro piccolo contesto”.

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Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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