USB: “La lotta dei lavoratori dell’ATAM inizia a dare i primi risultati”

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Dopo il riuscito sciopero dei giorni scorsi, l’Assessore regionali ai Trasporti On. Fedele ha convocato la nostra organizzazione e oggi 22 settembre, incontrerà una delegazione dell’USB presso la sede del Consiglio regionale per discutere della situazione della municipalizzata ATAM di Reggio Calabria.

Nella riunione di domani, i lavoratori e le lavoratrici dell’ATAM potranno finalmente confrontarsi, attraverso la delegazione dell’USB, con la parte Istituzionale per esprimere tutto il loro disagio sui criteri gestionali che hanno portato l’azienda al fallimento; per poter discutere del grave attentato ai loro diritti a seguito la sottoscrizione del Piano di rientro che ha previsto il Contratto di solidarietà e quindi il taglio del salario di primo livello nella misura del 9% e del 25% del salario aziendale, per un totale complessivo che mediamente vale oltre 170 €. netti al mese per ogni singolo lavoratore; per capire quale sia la prospettiva aziendale in relazione alle difficoltà economiche e delle azioni che la Regione Calabria dovrà porre in essere per garantire la soluzione della crisi.

L’incontro ha, inoltre, una importante rilevanza per quanto riguarda la questione politica poiché dimostra, qualora necessario, che nonostante l’opposizione al legittimo riconoscimento della Rappresentanza sindacale aziendale da parte del management ATAM e quindi alla partecipazione alle trattative e alla definizione delle problematiche aziendali, l’USB è riconosciuta dalle Istituzioni regionali quale soggetto di rappresentanza politica e sociale nel settore del TPL così come in tutti gli altri settori economici e socialiregionali come dimostrano le nostre partecipazioni ai tavoli di crisi aperti, contrariamente a quanto sostenuto dall’ATAM S.p.a..

Nel corso dell’incontro sottoporremo all’Assessore On Fedele anche la questione dei lavoratori dimenticati della Mediterranea Bus S.p.a. dove oramai non si percepisce più salario dal lontano mese di luglio nonostante gli impegni assunti dai rappresentanti delle AA.DD in sede regionale e, più in generale, la questione del trasporto pubblico in Calabria.

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