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L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra è intervenuto – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – in merito alle dichiarazioni dell’assessore alle attivita’ economiche e produttive della Provincia di Cosenza, Mario Caligiuri, sul cinipide del castagno.
“Tardivo e paradossale – ha affermato l’Assessore Trematerra – il grido d’allarme lanciato solo ieri dall’assessore provinciale di Cosenza Mario Caligiuri, che chiede alla Regione l’istituzione immediata di una task force “per combattere e distruggere un temibile parassita, il cinìpide del castagno.
E’ evidente, dal tenore delle invocazioni dell’assessore, che egli disconosce tutte le attività messe in atto dalla Regione sin da quando, nel 2009, il Dipartimento Agricoltura con il suo Servizio Fitosanitario Regionale, ha ufficialmente constatato la presenza dell’insetto in Calabria. E, pur senza ricorrere ad una “dispendiosa” task force, con le competenze di istituto garantite dal Servizio medesimo, si è garantita il finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole presentando un valido progetto, attraverso il quale ha potuto formare adeguatamente tecnici professionisti, delimitare le aree infestate ai sensi del DM 30 ottobre 2007, allestire un centro di motiplicazione del Torymus sinensis in Calabria, antagonista naturale del cinipide galligeno del castagno, ed effettuare, sin dallo scorso anno, numerosi rilasci di T. sinensis nelle aree castanicole calabresi.
Oltre che fornire assistenza agli enti che con iniziative proprie hanno intensificato la rete di controllo biologico al cinipide. Se ciò non bastasse – ha proseguito Trematerra -, risale a pochi giorni fa il Decreto Direttoriale del MIPAAF con il quale, sulla base del buon lavoro fin qui svolto, il Dipartimento Agricoltura viene autorizzato ad intraprendere ulteriori proficue iniziative di contrasto alla presenza del cinipide galligeno.
Come si può vedere, pertanto, la Regione Calabria è in prima linea per fronteggiare questo temibilissimo nemico dei nostri castagneti. Quindi, se la Regione ha già intrapreso “una battaglia senza quartiere”, all’Assessore Caligiuri della Provincia di Cosenza – ha concluso Trematerra – non rimane che partecipare maggiormente alla vita di quartiere… magari quello frequentato dai castanicoltori attenti e informati”.
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