Sempre più casi di malattie neoplastiche sul territorio di Motta San Giovanni

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Riceviamo e pubblichiamo:

Il preoccupante aumento delle malattie neoplastiche sul territorio di Motta, Lazzaro e paesi limitrofi ha indotto il comitato spontaneo di cittadini “torrente oliveto” a richiamare più volte l’attenzione delle istituzioni Ministeriali e locali sulla delicata tematica.

Con esposto del 28 ottobre 2010 si chiedeva che il comune di Motta San Giovanni in collaborazione con l’Azienda sanitaria provinciale 5 procedesse ad uno screening per studiare e valutare le cause della crescita esponenziale di queste patologie e la correlazione delle stesse con l’ambiente, caratterizzato da una compromissione qualitativa dell’acqua, dell’aria e del territorio, e, inoltre, se fossero stati effettuati tutti i controlli preventivi,anche attraverso l’impiego di strumenti calibrati per la misurazione delle immissioni elettromagnetiche dei numerosi ripetitori che insistono negli abitati di Lazzaro e Motta centro, a tutela della salute dei cittadini, giacché gran parte della ricerca scientifica tende ad attribuire all’inquinamento elettromagnetico l’insorgere e lo svilupparsi di svariate malattie, soprattutto di carattere neoplastico. Quanto da noi richiesto è stato ritenuto infondato ed allarmistico sia dall’ASP che con frettolose e poco convincenti rassicurazioni  ha  cercato di tranquillizzare la popolazione sia dal Sindaco del Comune di Motta San Giovanni. Infatti, quest’ultimo, a seguito di una richiesta del Prefetto pro tempore della Provincia di Reggio Calabria, concernente alcune criticità ambientali presenti sul territorio comunale riferiva che in merito ai legami del ciclo delle acque, dei rifiuti ecc.. ad un anomalo aumento delle malattie oncologiche in Lazzaro e in Motta centro, riteneva non utile intervenire vista l’abnorme tesi sostenuta dal Comitato Torrente Oliveto con riferimento ad un anomalo aumento delle malattie oncologiche in Lazzaro.

A distanza però di poco tempo ecco la sorpresa. In questi giorni il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento delle Infrastrutture, gli Affari generali ed il personale Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali  Divisione II, attivato da questo Comitato in merito alla problematica del tratto urbano di Ss 106 di Lazzaro,  ci trasmetteva la documentazione relativa alla riunione tenutasi presso la Prefettura di Reggio Calabria in data 7.2.2011 cui hanno partecipato tutti gli Uffici a vario titolo interessati alle questioni segnalate dal Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.

Dalla disamina della suddetta documentazione con incredulo stupore si rilevava che il Sindaco del Comune di Motta San Giovanni, Ing. Paolo Laganà, nel corso di tale riunione smentiva quanto riferito  poco tempo prima con una nota al Signor  Prefetto della provincia di Reggio Calabria. Infatti  nel verbale di riunione il Sindaco afferma “..omissis.  Altra problematica è dovuta alla presenza nel territorio comunale di una discarica che con l’apporto finanziario dell’Ufficio del Commissario per il superamento dell’emergenza nel settore dei rifiuti urbani deve essere messa in sicurezza. Al riguardo manifesta preoccupazioni poiché nella zona in cui si trova il predetto impianto di smaltimento si è registrato un aumento di malattie tumorali che hanno indotto a richiedere reiteratamente all’ARPACAL lo svolgimento di una più approfondita indagine in loco””.

Ad oggi silenzio assoluto sulle determinazioni dell’ARPACAL. E’ incredibile che, anche con riferimento ai rifiuti tossici, oltre 100 mila tonnellate, della centrale Enel di Brindisi interrati nel 2009 nella vicina  cava di Lazzaro, prima si  asserisce: che nulla di allarmante era stato riscontrato sul territorio di Lazzaro e Motta San Giovanni dalla commissione dell’ASP e poi si conferma quanto sostenuto da questo Comitato non escludendo una possibile connessione tra potenziali fattori inquinanti e patologie tumorali. E’ bene ricordare con riferimento alla messa in sicurezza della discarica comunale di rsu che lo scorso mese di marzo la Regione Calabria Dipartimento per le politiche dell’ambiente  ricordava al  Sindaco che il Comune di Motta SG è il solo responsabile della  gestione operativa e post-operativa, invitandolo a comunicare le attività avviate nel tempo per la messa in sicurezza della discarica e, laddove non avesse ancora provveduto  a mettere in atto con urgenza  tutte le azioni necessarie al fine di evitare danni all’ambiente e alla salute pubblica.

Atteso che nulla si sa in merito a quanto segnalato con l’esposto del 28 ottobre 2010 e visto che in questo territorio le malattie neoplastiche sono in continua crescita, lo scorso 3 febbraio abbiamo chiesto al Direttore Generale della Regione Calabria dell’Azienda Sanitaria Provinciale n.5, al Direttore Sanitario  e al Dipartimento di Prevenzione di conoscere i dati delle malattie neoplastiche della frazione di Lazzaro del Comune di Motta San Giovanni. In considerazione che i riscontri richiesti tardano ad arrivare sebbene sollecitati, tenuto conto della fondamentale importanza dell’istituzione del registro dei tumori, soprattutto oggi che si fa sempre più forte la paura, come anzidetto che a provocare le malattie oncologiche sia l’inquinamento, come  affermato da autorevoli fonti competenti e dalle dichiarazioni rilasciate  dal Prof. Giuseppe  Comella, Direttore del Dipartimento di oncologia medica, Istituto Pascale di Napoli, che ha fatto prendere definitivamente coscienza, tra l’altro,  che l’aumento dei tumori maligni, una volta rari, è riconducibile all’inefficiente controllo delle discariche e all’abusivo sversamento dei rifiuti tossici (che nel nostro territorio certamente non mancano),  lo scorso 11 aprile, facendo seguito al sopracitato esposto abbiamo richiesto al Presidente della Regione Calabria – Commissario ad acta per la Sanità – Dott. Giuseppe Scopelliti, notizie sullo stato di attuazione della deliberazione della Giunta Regionale del 25 marzo 2010,n.289, riguardante il progetto per la realizzazione del registro dei tumori di popolazione della Regione Calabria e  quali  atti preparatori, richiamati nello stesso provvedimento, sono  stati  avviati,  nonché  quali iniziative, in caso di omesso o parziale avvio  delle  procedure,  si intendano intraprendere con urgenza per  porre in essere i dovuti provvedimenti  che rendano operativi i registri Tumori.

Quanto sopra per le determinazioni delle Istituzioni in indirizzo con preghiera nel sollecitare l’istituzione del Registro dei tumori da parte dell’ASP-5 di voler invitare il Sig.Sindaco del Comune di Motta San Giovanni ad effettuare una completa bonifica dell’amianto in tutto il territorio comunale, di richiedere un’indagine sull’inquinamento elettromagnetico,in maniera tale da evitare svariate insorgenze di strane e virulente malattie ai nostri cittadini, in particolar modo alla popolazione giovanile, di bonificare e mettere in sicurezza la discarica comunale di rsu dismessa nel 2003 e adottare i provvedimenti di competenza per la bonifica e messa in sicurezza delle  numerose discariche abusive di rifiuti pericolosi e tossici disseminati nel territorio comunale già oggetto di segnalazioni, nonché la messa a norma dei tre depuratori comunali.

 

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus

Responsabile e coordinatore del territorio nazionale

Area di interesse tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico

e Responsabile del Comitato  spontaneo “Torrente Oliveto”

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Author: Cristina

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