Replica di “Riferimenti” alle dichiarazioni dell’Assessore Minasi sui beni confiscati

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In riferimento all’articolo con cui l’Assessore Tilde Minasi ha risposto alle denunce sulla gestione dei beni confiscati fatte in conferenza stampa dalla Presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti” Adriana Musella, la stessa ribadisce alcuni concetti evidentemente non chiari.

Quattro sono per la Musella i punti da chiarire tra le affermazioni dell’Assessore  Minasi.

1) il Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti” ha evidenziato lo stato di assoluto abbandono in cui versano i locali assegnati alla C.R.I., chiedendo all’uopo che fossero aperti alla presenza dei giornalisti.

“Ambienti impregnati di muffa e di umido non possono essere idonei ne alla salute pubblica ne alla conservazione dello stabile ne all’ eventuale materiale ivi depositato”.

“Riferimenti non ha chiesto di cacciare la Croce Rossa”, rileva Musella, “ma è la stessa Croce Rossa che da più tempo ha ribadito l’esigenza di altri locali”.

La Musella riafferma ancora una volta che” il puzzo della muffa  e del chiuso arriva fino al proprio locale” e dichiara “preoccupazione anche per il cedimento della struttura stessa”.

2) l’Assessore si meraviglia di  come non si sia ricorsi al dialogo.

“Riferimenti” dichiara di aver chiesto e rincorso il dialogo con l’Amministrazione Comunale da ben 3 anni, con note scritte ma anche  varie conversazioni, con gli interventi ulteriori presso i Sindaci che si sono succeduti, prima del Questore Giuffrè, poi del Questore Casabona.

“Il problema è stato portato a conoscenza di tutti, non ultima, l’Agenzia per i Beni Confiscati”.

“Da settembre” ,afferma Musella, “abbiamo riscritto ed informato la nuova Amministrazione, abbiamo richiesto più volte un incontro, ma non abbiamo mai ottenuto risposta”.

“Credo,quindi, che il problema del dialogo non sia dipeso da noi che l’abbiamo cercato ma mai ottenuto”.

3)Se si è affidatari di un bene confiscato, per uso ufficio o per deposito che sia, non lo si può vedere cadere a pezzi, ne tantomeno ridotto a ricettacolo di spazzatura.

“In merito ai sacrifici personali cui accenna l’Assessore Minasi, ci preme ribadire che di tasca nostra abbiamo speso ben cinquemila euro per riparare il locale assegnatoci dal Comune.

4 )Amianto per il quale si raccomanda di compilare il modulo di censimento.

La presenza di amianto sul tetto dell’Associazione, è stata anch’essa denunciata da anni 3.

“Per noi l’Amministrazione non ha bisogno di ricorrere al censimento, in quanto esistono agli atti denunce ben precise dal 2008 ad oggi”.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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