Reggio Calabria, sequestrati beni per 300.000 euro a Francesco Strangio

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Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione con provvedimento nr. 9/2010 R.G.M.P. datato 14.12.2011 sottoponeva STRANGIO Francesco alias “ciccio boutique”, nato a San Luca (RC) il 28.11.1954 ed ivi residente in Corso Matteotti nr. 60, allo stato ritenuto a capo della ‘ndrina Strangio alias “Jancu”, alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni 2 (due), disponendo altresì il sequestro ai fini della confisca di alcuni beni mobili ed immobili di proprietà dello stesso e della consorte.

Con lo stesso provvedimento veniva altresì irrogata la Misura di Prevenzione personale della Sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni 2 (due) nei confronti di VOTTARI Teresa nata a Locri (RC) il 04.03.1970 e residente a San Luca (RC) in via Costa nr. 10, di fatto domiciliata a Benestare (RC) in c.da Ricciolio, moglie del noto latitante PELLE Antonio alias “Vanchelli” o “la mamma”.

Per quanto riguarda STRANGIO Francesco, la misura di prevenzione personale è stata irrogata in quanto dalle risultanze investigative è emersa una sua partecipazione all’omonima cosca alias “Jancu”, anche se per tale reato veniva assolto per non aver commesso il fatto. In particolare nel corso del colloquio carcerario datato 27.02.2007 tra PELLE Giuseppe all’epoca reggente della cosca “Gambazza” ed il di lui suocero BARBARO Francesco, con riferimento alla faida di San Luca all’epoca in atto, il primo rappresenta al secondo l’estraneità della propria famiglia rispetto alla strage di Natale del 2006 al punto di criticare gli autori della mattanza (esponenti della cosca PELLE – VOTTARI), rei di aver agito senza avvisare lo STRANGIO Francesco, riconoscendo allo stesso pertanto un ruolo di leader carismatico e che avrebbe dovuto dirimere i contrasti scoppiati tra le cosche avverse dopo la strage di Natale del 2006. Tale risultanza investigativa, nonostante l’assoluzione dello stesso, per il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di prevenzione rappresenta comunque un elemento probante del suo ruolo di partecipazione alla cosca, motivo valido per sottoporlo alla misura di prevenzione personale irrogatagli.

Per quanto riguarda la misura patrimoniale che ha riguarda i seguenti beni:

1       Complesso immobiliare su tre piani per un totale di 270 mq circa per un valore di approssimativo di 270.000 euro, intestato alla moglie MAMMOLITI Maria ed ubicato in San Luca Corso Matteotti;

2       Polizza assicurativa stipulata dallo STRANGIO di un valore di 1.704 euro;

3       Autovettura Nissan Navara targata CN752ZZ intestata alla moglie valutata circa 15.000 euro;

4       Autovettura Volswagen Golf targata DC339KR intestata allo STRANGIO valutata circa 15.000 euro;

5       Garage ubicato in Sant’Ilario dello Jonio di 25 mq ed intestato allo STRANGIO,

… la stessa è stata emessa in quanto tutti comunque nella disponibilità dello STRANGIO Francesco titolare di redditi che non possono giustificare il possesso degli stessi (anche se formalmente intestati alla moglie, anch’essa priva di risorse sufficienti per poterli acquistare).

Il valore dei beni sequestrati e confiscati si attesta intorno ai 300.000 euro. 

Per quello che concerne VOTTARI Teresa, la misura applicata scaturisce dal fatto che la stessa, come evidenziato dalle risultanze investigative emerse durante la faida di San Luca, ha curato il trasporto in auto di suoi stretti familiari, esponenti di vertice della cosca PELLE – VOTTARI al tempo in stato di irreperibilità, ovvero del fratello VOTTARI Sebastiano, del marito PELLE Antonio cl. 62 alias “Vanchelli” e del cognato PELLE Domenico cl. 50 alias “micu i mata”. Tali circostanze, come si evince dal provvedimento stesso, sono alla base della misura a cui la stessa è stata sottoposta, avendo la stessa fornito assistenza agli associati.

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Author: Cristina

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