Reggio Calabria, degenera lite tra condomini: un arresto delle “Volanti”

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Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione disposta dal Questore di Reggio Calabria Dott. Carmelo Casabona, il decorso 31 ottobre personale dell’Ufficio Volanti  diretto dal Vice Questore Aggiunto Giuseppe Pizzonia, con la collaborazione del Commissario Capo Giuseppe Giliberti, ha tratto in arresto, in esecuzione di misura cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria, F.A., reggino classe ’35.

In particolare, l’uomo lo scorso 6 ottobre, nel corso di un apparente banale litigio con un condomino, E.F. classe ’42, provocava a quest’ultimo lesioni con un coltello.  Il litigio, così come successivamente raccontato dall’aggredito, non rappresentava un singolo circostanziato episodio ma il seguito di analoghi aggressioni verificatesi in passato e mai denunciate.

Alla base del gesto dell’arrestato vi sarebbe stata l’ennesima richiesta da parte di E.F. del pagamento delle quote condominiali ad F.A. che, nonostante più volte sollecitato, si era rifiutato di pagare senza dare alcuna giustificazione.

E.F., nello scendere le scale della sua abitazione in pieno centro cittadino, aveva incontrato F.A. che, alla sua vista, aveva proferito frasi ingiuriose e disprezzo. E.F. si rivolgeva al condomino chiedendogli ragione di tali pesanti affermazioni e, per tutta risposta, veniva aggredito con calci alle gambe e pugni in varie parti del corpo. Nel cercare di parare i colpi E.F. si copriva il torace per evitare di essere colpito al petto in quanto portatore di bay-pass. Dopo l’aggressione si dirigeva verso l’esterno dello stabile e raggiungeva una  panchina che si trovava nelle vicinanze in quanto, a causa dello stato di agitazione, aveva accusato un piccolo malore.

Mentre era seduto, notava l’autovettura di F.A., con lo stesso a bordo, transitare sulla strada principale. Quest’ultimo invertiva il senso di marcia e, dopo essersi fermato in prossimità del luogo ove era seduto E.F., gli si avvicinava e, impugnando un coltello con la mano destra, gli urlava “ti ammazzo, ti ammazzo”. F.A., quindi, sferrava un colpo in direzione del fianco sinistro di E.F. che riusciva a schivare il colpo al fianco ma rimaneva ferito ad una mano sinistra. L’aggressore sferrava altri tre colpi di coltello prima che la vittima riuscisse a darsi alla fuga.

E.F. denunciava il tutto agli Agenti della “Nibbio” che si recavano prontamente sul posto e, dopo aver raccolto le dichiarazioni dell’uomo, fermavano l’aggressore e lo denunciavano in stato di libertà.

Tuttavia, nel corso della successiva attività d’indagine si accertava che alla base del litigio ci fossero non solo motivi condominiali ma un profondo stato di tensione e di disprezzo tra i due uomini che sfociava in quotidiani episodi di screzio e aggressioni mai denunciate.

Quanto sopra veniva puntualmente rappresentato all’Autorità Giudiziaria competente che, in data 29 ottobre, valutati i fatti e ritenuto sussistente un grave pericolo di reiterazione dei reati a danno di E.F., emetteva l’ordine di esecuzione della misura cautelare in carcere a carico di F.A. per tentato omicidio. Quest’ultimo, così, lo scoso 31 ottobre veniva rintracciato presso la propria abitazione e tratto in arresto.

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Author: Cristina

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