Operazione “Deja vu”, 8 arresti nel reggino per ricettazione e truffa

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I Carabinieri e la Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palmi, nei confronti di otto soggetti facenti parte di una organizzazione criminale dedita alla consumazione di truffe ad operatori commerciali, falsificazione di documenti bancari e ricettazione. Gli indagati rispondono a vario titolo di:

–         associazione per delinquere (art. 416 commi 1 – 2 – 3 –  c.p.);

–         ricettazione (648 c.p.);

–         truffa (640 c.p.);

–         falsità in scrittura privata e uso di atti falsi e falsificazione (485 e 489 c.p.);

–         favoreggiamento personale (378 del c.p.).

L’attività investigativa è stata realizzata da parte dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, coordinata dall’Ufficio di Procura, si è svolta attraverso operazioni di osservazione, controllo e pedinamento, perquisizione e sequestro ed altro, che hanno consentito di trarre in arresto taluni dei soggetti coinvolti, in veste talora di autori delle truffe, talaltra di destinatari della merce provento di attività delittuosa, ma anche mediante attività di intercettazione che ha fatto disvelare il contesto associativo unitario in cui gli indagati operavano in accordo e sinergia tra di loro, secondo un modulo delinquenziale, come detto, già collaudato precedentemente.

Le attività d’indagine sono state avviate nel luglio 2012, ed hanno accertato che a Gioia Tauro (RC) era operante un’organizzazione criminale dedita alla consumazione  di truffe in diversi settori merceologici nei confronti di ditte ubicate nel Nord Italia.

La truffa consisteva nel convincere a farsi consegnare dalle aziende – individuate come vittime – attraverso l’esibizione di una fidejussione falsa, un importo pari alla merce ordinata. Il gruppo criminale trattava ogni tipo di merce dal marmo ai vini pregiati, dalle funi d’acciaio al  pellet, dalle macchine pulisci – spiaggia ai tubi per irrigazione, ecc. Tutta la merce truffata era collocata su mercato nero e permetteva ai criminali di realizzare guadagni di tutto rilievo. L’organizzazione si serviva di alcune società di comodo, indispensabili ai fini dell’accreditamento presso il soggetto truffato.

Sono state inoltre sequestrate, ex art. 321 c.p.p., quattro società riconducibili all’organizzazione ed un conto corrente acceso presso il Monte dei Paschi di Siena, filiale di Gioia Tauro.

Nel periodo d’indagine sono state accertate truffe per un ammontare di 1.000.000,00 di euro circa, recuperata merce per circa 500.000,00 euro e tratte in arresto quattro persone per ricettazione e truffa in flagranza di reato.

Destinatari del provvedimento restrittivo sono:

  1. BONO Giuseppe cl.’71
  2. CACCAMO Michele cl.’59
  3. CACCAMO Rocco Paolo cl.’50
  4. COSOLETO Francesco cl.’78
  5. LABATE Pasquale cl.’84
  6. PRIOLO Pino cl.’55
  7. RUSSO Antonio cl’ 64
  8. TORRE Andrea cl.’61

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