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Tre medaglie per Roberta, record italiano assoluto nei 50 stile.
Roberta Cogliandro si è guadagnata l’assoluto ruolo di protagonista ai Campionati Assoluti Invernali FINP, conquistando tre medaglie in due giorni, l’evento sportivo si è svolto al Centro Sportivo Portici a Napoli e ha visto impegnati atleti di caratura internazionale come la campionessa paralimpica Cecilia Camellini e Federico Morlacchi fresco bronzo ai mondiali di Eindhoven.
L’argento nei 100 stile libero e il bronzo negli OPEN erano stati già ottimi risultati nelle gare di sabato, ma nella giornata di domenica Roberta ha superato se stessa nella gara che preferisce, vincendo l’oro nei 50 stile libero e fermando il cronometro a 42’’ 17 tempo che vale il record italiano assoluto nella sua categoria.
Due medaglie anche per l’altra componente della squadra reggina, Anna Barbaro, che ha conquistato due medaglie nella sua categoria.
“ Sono contentissima per il mio oro, ma anche per Anna che forma con me, Peppino, Demetrio e Erika la squadra di nuoto del CIP guidata da Titti Vinci, spero che la squadra si allarghi e che altri giovani si avvicino allo sport, insieme ci divertiamo tantissimo”
L’oro negli assoluti si aggiunge ad una bacheca già ricchissima, tra titoli italiani e regionali, un risultato molto atteso, che la gratifica e che premia i duri allenamenti a cui si sottopone quotidianamente, ma allo stesso tempo un nuovo punto di partenza, nuovi stimoli.
Negli ultimi mesi i suoi tempi in vasca si sono costantemente abbassati, ma siamo sicuri che non è ancora soddisfatta e con la determinazione che la contraddistingue proverà a migliorarsi ancora, sognando magari una chiamata nella Nazionale Italiana Paralimpica.
Roberta è contentissima per il successo ottenuto, ma durante i festeggiamenti con la solita spontaneità rilancia: “Credo sempre di più nel nuoto e nello sport come mezzo di crescita fisica e mentale, un ambiente sano fatto da persone speciali come quello in cui mi sono inserita e che rappresento con orgoglio, merita più attenzione e più riconoscimenti. Non capisco perchè i ragazzi con mobilità ridotta o non vedenti che scendendo in acqua accettano di sfidare se stessi debbano anche sfidare quotidianamente una società così ostile e così poco attenta alle loro esigenze. Voglio dedicare la mia vittoria alla mia famiglia, che mi è stata sempre vicino e a tutti quelli che mi vogliono bene e fanno il tifo per me”.
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