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di Francesco Iriti
“Allarme rifiuti in Calabria, cittadini evitate che la vostra città non diventi una nuova Napoli”. La frase provocatoria comparsa sui manifesti affissi nel comune di Melito Porto Salvo ha innescato una polemica nazionale.
I volantini diffusi da Rosario Azzarà, amministratore unico della ditta Ased, che gestisce il sistema igienico ambientale del comune sono stati creati per esortare la cittadinanza a “effettuare la raccolta differenziata ed osservare le regole dell’intero sistema. Forniamo servizi all’avanguardia e puntiamo anche a diffondere buoni messaggi culturali altrimenti, con la chiusura delle varie discariche presenti nella Regione, rischiamo di dover fare i conti con l’emergenza che si vive a Napoli”.
Piccanti le risposte piovute su Azzarà che ha rilasciato varie interveniste sulla vicenda anche presso il Corriere del Mezzogiorno.
Azzarà ha risposto a tono alle varie provocazioni giunte dalla città campana dove sono state tirate in ballo anche le varie campagne provocatorie e di informazione che l’Ased porta avanti come nella “recente campagna elettorale dove hanno puntato il dito contro quei politici che hanno affisso i manifesti elettorali fuori dagli appositi spazi. – si apprende negli “attacchi”- E con tanto di materiale fotografico, hanno diffuso l’immagine dei candidati intenti ad imbrattare i muri del paese”.
Nulla è stato lasciato al caso come “la pubblicazione di una rivista «Vivere bene a Melito» dove si elargiscono consigli e si denuncia il mal costume ambientale”. La diatriba, comunque, continua soprattutto sul web anche se Rosario Azzarà non fa nessun dietrofront sottolineando come “la verità fa male, è chiaro. Ma dovrebbero arrabbiarsi con sé stessi e non con me che dico loro come stanno le cose. Li invito a rimboccarsi le maniche. Del resto si sa che a Napoli non viene praticata la raccolta differenziata, che è un ottimo strumento per non arrivare a quel disastro” .
Azzarà nel tendere una mano ai napoletani, che protestano da mesi contro i rifiuti in strada “in quanto io sto sempre accanto a coloro che vogliono vivere bene in città pulite e decorose. Ma devono dimostrare coi fatti quello che pensano di fare. Il volantino, ripeto, dovrebbe essere inteso come una sana provocazione e una forma di sprono a cambiare quello stato di degrado”, esorta tutti “ a fare una proficua analisi su se stessi e sull’ambiente dove vivano per cercare di salvaguardarlo. Il fatto che – conclude l’amministratore di Ased – si sia arrivati a questa provocazione vuol dire che ci si vuole ribellare contro la cruda realtà”.
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