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Quando l’intelligenza artificiale incontra quella collettiva
Si è chiusa ieri con grande successo la prima edizione di MediterraNext. Un evento che ha saputo mettere insieme innovazione tecnologica, sviluppo umano e responsabilità etica. Il Teatro Francesco Cilea e altri luoghi simbolo della città hanno ospitato una giornata intensa di dibattiti e riflessioni.
La Camera di Commercio di Reggio Calabria e il Punto Impresa Digitale hanno promosso l’iniziativa. L’obiettivo era creare un vero ecosistema di pensiero. Intelligenza artificiale e intelligenza collettiva hanno dialogato senza retorica, offrendo al pubblico strumenti concreti per leggere il presente.
Una città che ha risposto presente
La risposta del territorio ha superato le aspettative. Professionisti, imprenditori, studenti e innovatori hanno riempito le sale. Una platea eterogenea e attenta che ha seguito con interesse tutti gli interventi.
La mattinata al Teatro Cilea ha visto alternarsi speaker di alto livello. Giulio Xhaet ha aperto parlando delle dimensioni della curiosità e della necessità di imparare cose nuove. Riccardo Dal Ferro ha esplorato i nuovi orizzonti dell’essere tra fragilità e transumanesimo.
Gli interventi che hanno catturato l’attenzione
Giulia Belgiovine ha affrontato il tema dell’empatia artificiale e dei robot che imparano a sentire. Massimo Temporelli ha parlato della conoscenza come bussola per orientarsi nell’epoca della complessità. Laura Fabris si è concentrata sulle nuove frontiere dell’apprendimento.
Luca Baraldi ha trattato l’etica come strategia al tempo dell’automazione cognitiva. Francesco Margherita ha analizzato il fenomeno che nasce dall’incontro tra AI, remote working e fuga dei cervelli. Elvis Tusha ha chiuso con una riflessione sui rischi e le opportunità dell’AI generativa nell’era delle fake news.
I workshop del pomeriggio
Il pomeriggio è stato dedicato a laboratori pratici molto apprezzati. Luca Baraldi ha offerto spunti concreti a startup e giovani imprenditori su come costruire un’etica aziendale nell’epoca dell’automazione.
Francesco Margherita ha decostruito le logiche della visibilità digitale. Molti imprenditori hanno scoperto meccanismi che prima davano per scontati. Elvis Tusha ha fornito un metodo pratico per navigare l’infosfera senza perdersi tra informazioni vere e false.
L’AI come strumento pedagogico
Laura Fabris ha dimostrato come l’intelligenza artificiale possa diventare uno strumento pedagogico autentico. Non si tratta di sostituire l’insegnante ma di potenziare l’apprendimento. Il suo workshop ha coinvolto anche diversi docenti presenti in sala.
I partecipanti hanno apprezzato l’approccio pratico. Non solo teoria ma esempi concreti da applicare subito.
Il Mediterraneo come metodo
Il momento più intenso è stato il panel conclusivo al Museo Archeologico Nazionale. Qui è emersa con forza l’intuizione di fondo di MediterraNext: pensare il Mediterraneo non come area geografica ma come metodo.
Un approccio che sa tenere insieme complessità, contaminazione, memoria e progetto. Il mare che unisce popoli e culture diventa modello per affrontare le sfide del futuro.
Una sintesi inattesa
Gli speaker sono tornati a dialogare dopo le sessioni pomeridiane. Hanno restituito una sintesi che ha colpito il pubblico: innovare significa prima di tutto saper leggere le trasformazioni in corso senza subirle.
Costruire comunità prima che piattaforme. Preservare ciò che ci rende umani proprio mentre esploriamo ciò che la tecnologia può abilitare. Sono questi i messaggi chiave emersi dal confronto.
Reggio come laboratorio di innovazione
MediterraNext ha dimostrato che Reggio Calabria può proporsi come laboratorio di un’innovazione diversa. Meno concentrata sulla rincorsa tecnologica fine a se stessa. Più capace di interrogarsi sul senso e sulla direzione del cambiamento.
Antonino Tramontata, Presidente della Camera di Commercio, ha spiegato la visione dell’evento. “MediterraNext è un laboratorio vivo nato dalla volontà della Camera di Commercio di guidare il territorio nel mondo che cambia.”
L’impegno della Camera di Commercio
“In un’epoca di rapidi cambiamenti, ci assumiamo l’impegno di essere timone e vela”, ha continuato Tramontata. L’obiettivo è integrare tecnologia e pensiero critico, dati e umanità.
“Abbiamo scelto di guardare al futuro partendo dalla nostra identità: il Mediterraneo. Di riportare l’essere umano al centro, usando la tecnologia come contesto e non come fine.”
Sostenere imprese e giovani talenti
La Camera di Commercio si impegna a sostenere le imprese del territorio. Vuole creare terreni fertili per i giovani, favorendo l’incontro tra talento e opportunità.
“La trasformazione che ci attende non va subita ma costruita, passo dopo passo, con consapevolezza”, sottolinea Tramontata. È un invito a co-creare insieme il “pianeta MediterraNext”: un modo nuovo e possibile di dare forma al nostro domani.
Non è un punto di arrivo
L’evento aveva il patrocinio di Unioncamere, Città di Reggio Calabria e Museo Archeologico Nazionale. Ma non si chiude qui. È l’inizio di un percorso che la Camera di Commercio intende consolidare nei prossimi mesi.
Verranno create occasioni di approfondimento e connessione tra i diversi attori del territorio. Chi vuole essere protagonista consapevole della trasformazione in corso troverà spazi e opportunità.
Un ecosistema che continua a crescere
MediterraNext non sarà un evento isolato ma un contenitore permanente di idee e progetti. La risposta del territorio ieri è stata chiara: c’è fame di contenuti, di confronto, di visione.
Reggio ha dimostrato di poter ospitare dibattiti di livello nazionale su temi cruciali. E di saperlo fare con una prospettiva originale, quella mediterranea, che aggiunge valore al dibattito.
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