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La pace come obiettivo universale e la diplomazia come strumento per raggiungerla: questo il tema centrale dell’incontro “La diplomazia al servizio della Pace”, ospitato a Palazzo San Giorgio, promosso dal Rotary Club “Parallelo 38”, insieme ai club di Reggio Calabria, Reggio Calabria Nord, Reggio Calabria Est, Melito Porto Salvo Area Grecanica Capo Sud, Locri e Palmi.
L’evento ha visto la partecipazione di due figure di spicco: Giuseppe Morabito, Ambasciatore d’Italia a Lisbona e Paolo Cuzzola, Maggiore della Croce Rossa Italiana
Il dibattito, moderato dal giornalista Giampaolo Latella, ha registrato un record di domande da parte del pubblico, segno dell’interesse per i temi trattati.
Pace e diplomazia in un mondo di contrasti
Aprendo i lavori, il presidente del Rotary Sud “Parallelo 38”, portavoce di tutti i Rotary presenti, ha sottolineato come
la pace significhi armonia, comunione e rispetto della natura. Ha ricordato che la guerra nasce spesso da confini, chiusure e contrapposizioni, invitando alla comprensione reciproca.
L’ambasciatore Morabito, tracciando un quadro del contesto internazionale, ha anche evidenziando il cambiamento degli equilibri globali,
Ricordando con orgoglio che:
“La forza di un Paese è la capacità di produrre cultura ed è anche la geopolitica delle emozioni. Noi italiani non abbandoniamo mai nessuno; la nostra è la lingua della modernità”.
Il contributo della Croce Rossa Italiana
Il maggiore Paolo Cuzzola ha portato la testimonianza diretta di chi opera nei teatri di emergenza: “Siamo soldati armati di valori. Non imbracciamo fucili, ma barelle e sacche di sangue”. Ha ricordato il ruolo della Croce Rossa nell’assistenza ai migranti e nell’emergenza Covid, raccontando episodi toccanti: “Ogni volta che aiutavo una donna incinta, pensavo potesse essere la madre di mia figlia”.
Cuzzola ha evidenziato la similitudine tra Rotary e CRI: due realtà impegnate nella costruzione della pace e nel sostegno a chi è in difficoltà.
L’incontro ha dimostrato come diplomazia, cooperazione e volontariato possano essere strumenti concreti per affrontare le sfide globali, dal mutamento degli equilibri geopolitici alla gestione delle crisi umanitarie.
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