A Melito di Porto Salvo la 4^ tappa di “150 Anni dell’Unità d’Italia. Le ragioni degli altri”

le ragioni degli altri

Questo post é stato letto 19410 volte!

le ragioni degli altri
le ragioni degli altri

Sabato 5 novembre 2011 a Melito di Porto Salvo (RC), quarto appuntamento con la manifestazione 150 anni dell’Unità d’Italia. Le ragioni degli altri promossa dalla Regione Calabria, Assessorato alla Cultura e attuata dall’Arci Lamezia Terme – Vibo Valentia.

I protagonisti della manifestazione sono gli Italiani, considerati di volta in volta nei loro aspetti di diversità, nella pluralità dei loro volti, delle loro tradizioni, delle loro opinioni ma anche in tutte quelle fasi che li hanno visti avvicinarsi e unirsi in un sentimento di comune appartenenza.

Un percorso che riflette sul lungo processo di formazione dell’identità nazionale. Una manifestazione che analizza la vicenda unitaria attraverso le ragioni degli altri, intendendo gli altri “tutti”.

Gli intellettuali, gli storici, gli scrittori e i giornalisti che sono stati invitati a presentare e a discutere dei loro libri in quei comuni della Calabria che hanno versato il loro tributo di sangue ed eroismo al processo di unificazione e che continuano a portare il peso della loro (nostra) “meridionalità” proporranno una rilettura storica alla luce di quella “buona distanza”che è condizione necessaria all’analisi di un evento che deve essere in qualche modo “raffreddato”, spogliato di un vissuto e restituito alla sua verità storica.

Il Comune di Melito di Porto Salvo ha avuto  un ruolo di primissimo piano nel Risorgimento Italiano e per il compimento dell’Unità d’Italia. Infatti,  il 19 agosto 1860 sulla spiaggia di Rumbolo sbarcò Garibaldi aggirando la flotta  Borbonica che perlustrava lo Stretto di Messina. L’eroe fu accolto e aiutato anche dalle comunità dei paesi vicini. Garibaldi tornò nel 1861 e poi, ancora 20 anni dopo, quando, vecchio e malato, nostalgico dell’epopea passata passò da Melito con il treno.

L’eroe dei due mondi ha sempre nutrito un profondo sentimento di riconoscenza nei confronti dei cittadini di Melito e alcuni melitesi garibaldini  caduti sono sepolti nel Mausoleo costruito in onore di Garibaldi e della sua impresa proprio in occasione del 150°Anniversario dell’Unità d’Italia. Tra l’altro, sui fondali del mare di Rumbolo giace ancora la nave “Torino” che unitamente al piroscafo “Franklin” faceva parte della flotta garibaldina durante lo sbarco del 1861. Comandata da Nino Bixio, la “Torino”si incagliò e fu bombardata e affondata dalle due navi borboniche “Aquila” e “Fulminante”.

Nell’ambito della manifestazione  150 anni dell’Unità d’Italia. Le ragioni degli altri, il Comune di Melito di Porto Salvo ospiterà tre eventi e la mostra fotografica itinerante 150 Italia Unita, un racconto per immagini degli avvenimenti e dei protagonisti che hanno portato all’unità d’Italia.

>Alle ore 11.00 presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Tenente Colonnello Giovanni Familiari”, è prevista la proiezione di alcuni trailer del film Noi credevamo di Mario Martone, un affresco sul Risorgimento italiano seguito da un commento didattico.
>Alle ore 18.00, nella Sala ex mercato coperto, si terrà l’incontro con Pasquale Chessa, vicedirettore di Panorama, docente di “Storia dei fascismi in Europa” all’Università La Sapienza di Roma e autore del libro Se Garibaldi avesse perso. Storia controfattuale dell’Unità d’Italia (Marsilio Editore, 2011).

Come ha recentemente affermato lo stesso autore in una intervista al TG3 Linea Notte “controffattuale ovvero una storia più creativa rispetto a quella che sarebbe stata se l’Italia non fosse stata unita”. In effetti cosa sarebbe successo se l’impresa del 1861 fosse fallita? E se Garibaldi si fosse fermato a Marsala? E se la diplomazia di Cavour avesse perso? E se Vittorio Emanuele II avesse deciso di espandere il Piemonte in Francia? E se l’esercito di Franceschiello avesse vinto? E se…

Capire come sono andati i fatti confrontandoli con le alternative possibili e anche probabili: è questo l’esercizio intellettuale che propone l’autore chiedendo a sei storici di mettersi alla prova con la controfattualità. Giuseppe Berta, Emilio Gentile, Giovanni Sabbatucci dialogano sugli eventi del Risorgimento; Luciano Cafagna, Franco Cardini, Mario Isnenghi nel loro racconto ipotetico assumono il punto di vista di tre protagonisti: Cavour, Francesco II, Garibaldi. Il risultato finale è davvero suggestivo e ricco di sorprese.
>Alle ore 21.00, sempre nella Sala ex mercato coperto, il concerto dei Musicofilia, talentuoso gruppo di musica etnica dell’area ellenofona reggina che si occupa di ricerca e recupero delle tradizioni musicali grecaniche. I brani contenuti nella loro produzione discografica, pur mantenendo una matrice tradizionale, esprimono elementi musicali moderni in una piacevole commistione che unisce vecchio e nuovo.

La partecipazione agli eventi è gratuita.

Questo post é stato letto 19410 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *