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Ritiro degli aspiranti diaconi della diocesi di Locri – Gerace
Lo splendido complesso annesso al santuario della Madonna dello Grazie di Torre di Ruggero ha ospitato, dal 26 al 28 settembre u.s., gli aspiranti diaconi della diocesi di Locri – Gerace, curati dal vicario generale, monsignor Piero Romeo, e dal diacono don Michele Trichilo. Assieme ai citati esponenti della diocesi guidata dal vescovo, monsignor Francesco Oliva, c’era pure il diacono don Pierluigi Spagnuolo. L’intensa tre giorni degli aspiranti diaconi è stata incentrata su momenti di preghiera e condivisione fraterna e su, altri, di profonda riflessione, grazie agli spunti e alle illuminanti esortazioni di monsignor Romeo e alle forbite e profonde relazioni svolte da don Michele Trichilo. Con sapiente intelligenza, don Michele ha, infatti, tracciato l’identikit della comunità della chiesa primitiva, alla luce della Parola di Dio, evidenziando il clima spirituale che caratterizzava la stessa, la dinamica della trasformazione dello Spirito effuso su tutti i credenti e il modello di chiesa che deve essere seguito anche nell’epoca contemporanea. La fede cristiana e l’amore e la dedizione per la Santa Chiesa Cattolica, che sta saldando il cammino degli aspiranti diaconi, favorendo uno stile di vita comune, è stato uno dei temi trattati nel ritiro. “La didaché designa l’istruzione o l’approfondimento che segue l’accoglienza del kerygma nel battesimo” – ha espresso don Trichilo – “ed essa comporta la rilettura della vita di Cristo alla luce della Scritture, lo sviluppo degli insegnamenti di Gesù nell’ambito liturgico, morale, missionario. L’ascolto della parola degli apostoli e della loro testimonianza autorevole è confermata poi dall’agire salvifico degli apostoli stessi: la didaché è così un insegnamento vitale. La santa KOINONÌA FRATERNA” – ha proseguito – “vocabolo che ricorre solo in Luca collegato all’aggettivo “fraterna” è normalmente usato in Paolo e Giovanni per indicare la comunione con Dio e in Gesù Cristo o la comunione profonda tra i credenti.”
Il tema della comunione e della condivisione, dunque, al centro del terzo anno di cammino, che gli aspiranti diaconi locridei stanno compiendo per raggiungere l’obiettivo di poter servire la Chiesa, i fratelli e le sorelle, nel nuovo ministero. A sugello del produttivo e meraviglioso ritiro, si è registrata la celebrazione della Santa Messa, da parte di monsignor Piero Romeo, nella cappella della Certosa di Serra San Bruno: un luogo santo, ricco di storia, di spiritualità, di grazia.
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