I 21 centisti dell’I.I.S. “Francesco La Cava” di Bovalino

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Bovalino – In un tempo in cui la scuola italiana arranca, arrancano i ragazzi e con loro, troppo spesso, anche i sogni, c’è un presidio della Repubblica che continua a funzionare. Non solo per dovere d’ufficio, ma per convinzione. È l’Istituto d’Istruzione Superiore “Francesco La Cava” di Bovalino, che chiude l’anno scolastico 2024/25 con una cifra che, di questi tempi, suona quasi come una provocazione: ventuno studenti maturi con il massimo dei voti. Di questi, ben nove con lode. E non si tratta di favoritismi, né di facili concessioni. Qui si parla di merito, sudore, studio. E, come avrebbe detto quel vecchio galantuomo che rispondeva al nome di Benedetto Croce, “distinguere è segno d’intelligenza”.

Nei corridoi di questa scuola si respira ancora il profumo della paideia classica, della formazione rigorosa. Il liceo scientifico, il classico, il linguistico, l’indirizzo professionale: ognuno ha fatto la sua parte. Nessuna trincea è rimasta scoperta.

A rendere omaggio a questo esercito silenzioso di giovani vittoriosi è la dirigente scolastica, Dott.ssa Maria Antonia Puntillo, al suo primo anno alla guida dell’Istituto: “Il La Cava – ci dice – ha saputo dimostrare un livello alto di qualità formativa. Ma soprattutto ha mostrato la forza dei suoi ragazzi. La loro determinazione, la loro voglia di emergere, è stata la vera lezione che abbiamo ricevuto tutti”. E, con emozione trattenuta ma palpabile, aggiunge: “Spero possano portare la stessa eccellenza anche fuori da queste aule. Lo studio è solo l’inizio”.

E allora eccoli, nomi e volti che, per una volta, è giusto ricordare. Perché in tempi in cui a fare notizia sono spesso le bocciature, le risse o le carenze strutturali, raccontare il successo fa quasi notizia.

I cento e lode:
Laura Iannì (5A IPC), Aurora Maesano (5A Classico), Beatrice Maria Marando (5A Classico), Martina Macrì (5A Linguistico), Daniela Murdaca (5A Scientifico), Leonardo Primerano (5C Scienze Applicate), Antonella Rechichi (5A Scientifico), Ludovico Serranò (5C Scienze Applicate), Christian Varacalli (5A Linguistico).

I cento:
Samuel Princi, Naaima Id Bourhim, Iana Burian, Cristiano Ceravolo, Francesco Delfino, Andrea Franceschetti, Nancy Crupi, Kuljit Kaur, Maria Elisa Nirta, Maria Patera, Sara Romeo, Antonella Signati.

Ventuno storie diverse, unite da un filo comune: quello della responsabilità e del rigore. “Sono stati bravi davvero”, chiosa con semplicità la dirigente. E a ben vedere, questo è il miglior complimento che si possa fare a un giovane: essere bravo. Non solo a scuola, ma nella vita.

Ora li aspetta l’università, il mondo del lavoro, l’avventura adulta. Ma, qualunque sia la loro rotta, sanno da dove partono. Da una scuola, in una terra difficile, che non ha mai smesso di credere nel valore dello studio. Un faro acceso, in mezzo alla tempesta.

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Author: Ntacalabria Redazione J