Crotone, CdD: “Una nuova legge elettorale per riavvicinare i cittadini alla politica”

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Continua   l’impegno  della Compagnia dei Democratici che da molto tempo si batte con grande intensità e  tenacia per far sì che venga cambiata questa legge elettorale, il famoso “Porcellum”,   che fino ad oggi ci ha propinato una classe politica di “nominati” e non di eletti.

La democrazia in Italia sta soffocando sotto i continui scandali e il malgoverno. Le elezioni anticipate sono una possibilità concreta, ma il cambiamento reale potrà finalmente avere luogo se ci riprendiamo il potere che ora è nelle stanze dei bottoni, in mano a quei  pochi   che  lo devono rimettere nelle mani dei cittadini.

La legge elettorale vigente conferisce un potere assoluto ai partiti. Nelle stanze segrete, i  leader  decidono chi piazzare nelle liste bloccate, riempiendo il Parlamento di amici e signorsì. Finalmente una coalizione crescente di politici, giornalisti ed esponenti della società civile sta proponendo una  vera  riforma della legge elettorale, che restituirebbe agli italiani il diritto di scegliere i propri rappresentanti politici e  di  governo.

L’ultima proposta   ha aperto un forte dibattito, infatti,   sul web  centinaia di migliaia di commenti sulla bozza di una riforma che dovrebbe mandare in soffitta il Porcellum.  Al centro delle polemiche il non voler ritornare alle preferenze e la non comunicazione preventiva delle alleanze. “Così si finisce dalla padella alla brace”.

È davvero difficile trovare  commenti positivi in giro, compreso   coloro i quali  hanno partorito questa proposta, e cioè i rappresentanti del PD, PDL e UDC..  Il problema più sentito, prima ancora delle analisi su maggiore o minore governabilità, è quello delle preferenze. La bozza non prevede la possibilità di scegliere il proprio candidato, ma saranno, come al solito, le segreterie dei partiti  a decidere chi entrerà in Parlamento. “Ecco che il solco tra cittadini e politica continua ad aumentare”.

Seconda questione, le alleanze, votare al buio un partito, senza sapere con chi eventualmente si alleerà il giorno dopo le elezioni, non sembra gradito a nessuno. “È peggio delle Prima Repubblica! C’è l’intenzione delle grandi forze politiche di stritolare  definitivamente ogni dissenso, lasciando milioni di cittadini senza vera rappresentanza.

In questo gravissimo momento il nostro Paese attende un vero cambio di marcia, la demagogia e l’anti politica, in questo grandissimo momento di sfiducia e depressione,  la stanno facendo da padrone. La Compagnia dei Democratici crede che con questa eventuale nuova legge aumenterà  l’’allontanamento della gente dalla politica.

 Tutti i sondaggi politico-elettorali danno come primo partito tra gli italiani quello dell’astensionismo, il coro alla fine, è praticamente unanime: la nuova legge elettorale, così com’è, sembra incorporare in sé il peggio della  Prima e un po’ di Seconda Repubblica.  Auspichiamo che nei grandi partiti alla fine torni il buon senso  ricostruendo una democrazia partecipata nell’intero Paese con una legge elettorale che non è materia tecnica dei partiti  bensì un diritto dei cittadini  a scegliersi i propri governanti. L’espressione della  preferenza dovrebbe essere alla base di ogni discussione. 

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Author: Cristina

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