Arrestati ex dirigente scolastica e titolare centro formazione

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Una vasta indagine dei carabinieri di Crotone ha portato all’arresto di un’ex dirigente scolastica e del titolare di un centro di formazione privato, finiti ai domiciliari con l’accusa di aver utilizzato scuola e corsi universitari per interessi personali.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un’articolata attività investigativa condotta dal Nucleo investigativo del Reparto operativo dell’Arma.

I due indagati devono rispondere, a vario titolo, di tentata concussione, induzione indebita, falsità ideologica e materiale, truffa, peculato, corruzione e rivelazione di segreti d’ufficio.

Secondo la ricostruzione della Procura guidata da Domenico Guarascio, la dirigente scolastica avrebbe creato un vero e proprio sistema di favori, pressioni e abusi legati alla gestione dell’istituto che dirigeva. Tra gli episodi contestati figurano:

la richiesta a un imprenditore edile di rinunciare a crediti per lavori svolti nell’abitazione del figlio, pena l’esclusione dai futuri appalti scolastici;

la presunta imposizione a un imprenditore del settore arredamento di fornire gratuitamente denaro e mobili in cambio di una commessa;

la falsificazione di documenti e graduatorie per favorire familiari e candidati vicini;

l’appropriazione indebita di fondi destinati ai viaggi d’istruzione e perfino di beni scolastici come un tavolo da ping-pong e un calciobalilla;

pressioni sui commissari per influenzare l’esito degli esami di maturità.

Particolarmente gravi gli episodi relativi ai concorsi di sostegno: secondo gli investigatori, l’ex dirigente avrebbe fornito le risposte ai test preselettivi in cambio di denaro. In questo contesto entra in gioco il titolare del centro di formazione, accusato di aver accettato promesse di denaro da alcuni candidati.

A suo carico anche un sospetto di frode processuale, poiché avrebbe manomesso alcune prove dopo il sequestro del suo telefono cellulare.

L’inchiesta, ancora in corso, ha portato alla luce un quadro definito dagli investigatori come “sistematico e strutturato”, che mette in evidenza un presunto uso distorto di strutture scolastiche e formative, con gravi ripercussioni sull’integrità del sistema educativo locale.

Come sempre accade in questa fase del procedimento, gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

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Author: Consuelo