Rossano (CS), nota del CO.RI.C.E.R.

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Che strano Paese l’Italia.
La burocrazia regna sovrana e non c’è mai nulla di veramente definito. Ecco spiegato il motivo per cui le Aziende italiane preferiscono investire all’estero, col risultato di impoverire sempre più l’economia nazionale. Eclatante l’esempio della riconversione della Centrale ENEL di Porto Tolle.
Un’azienda ottiene tutte le autorizzazioni di questo mondo, fa partire gli appalti, investe fior di quattrini ma non ha fatto i conti con l’ultimo gradino di giudizio: il Consiglio di Stato che annulla tutto quanto è stato prodotto in precedenza e, di fatto, cancella milioni di investimenti già stanziati sul territorio.
In attesa di conoscere le motivazioni della decisione, c’è già chi esulta paragonando la riconversione di Porto Tolle con quella di Rossano.
Chi non esigenze di far quadrare i propri conti familiari, chi non è alla ricerca di un lavoro, chi si avvantaggia delle necessità altrui, gode di queste decisioni e cancella, se mai c’è stata, la parola “solidarietà” dal proprio vocabolario.
Noi la solidarietà la vogliamo invece esprimere a quei lavoratori del polesine, territorio certamente più ricco del nostro ma altrettanto bisognoso di lavoro, che vedono sfumare una importante occasione di sviluppo.
Per quanto ci riguarda noi continuiamo a credere che il progetto di riconversione sia compatibile con ambiente, agricoltura e turismo e nei mesi scorsi abbiamo dimostrato come, in altre Regioni del Paese le vecchie centrali a carbone convivono tranquillamente sul territorio.
Siamo convinti che la nuova amministrazione comunale a guida Antoniotti non si nasconderà dietro al “NO” politico della precedente amministrazione a guida Filareto e vorrà vederci chiaro sulle reali ricadute dell’investimento sul territorio.
Il tavolo tecnico convocato dal presidente Scopelliti non potrà che fare chiarezza sull’investimento previsto per Rossano.
Con questa certezza facciamo gli auguri al nuovo sindaco ed alla squadra che andrà a formare per riportare Rossano agli splendori che le competono.
Una città è punto di riferimento sul territorio quando, insieme alla cultura, si promuove anche l’economia.
Solo con una delle due componenti resterà sempre una città a metà.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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