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Ha lottato negli ultimi anni con Fede e come un guerriero contro un brutto male ma, ieri mercoledì 13 agosto 2025, il coriglianese Antonio Cassano ha cessato la sua esistenza terrena. Sono quelle notizie funeste che non vorresti mai apprendere e che spaccano anche una giornata del solleone di agosto lasciando tanta tristezza e sgomento, specie in chi ha avuto la possibilità di conoscere Antonio. L’immenso dolore degli affetti più cari si somma a quello di chi ha avuto modo di incrociare Antonio lungo il cammino della vita. In tutti gli ambiti, professionali e sociali, Antonio Cassano si è sempre contraddistinto come un ragazzo generoso capace di elargire effetti concreti a chi gli stava intorno.
Vocazione avuta e professata nella quotidianità e che oggi fa onore alla Sua memoria e che resterà indelebile nei ricordi e nei cuori non solo di familiari, parenti e amici. La malattia, in questi ultimi periodi, certamente Lo ha segnato nel fisico ma non ha scalfito il Suo nobile animo, il Suo buon Cuore e la Sua Determinazione. Anzi la Sua positività nel vedere e affrontare, nonostante tutto, la vita deve essere una testimonianza tangibile per chiunque. Antonio, infatti, di petto e di slancio ha saputo raccogliere tutte le sue energie anche quando non ne aveva ed esibire sorrisi, affetto e buonumore. Ecco perché l’esempio che lascia Antonio deve essere un’eredità e un modello valido da custodire preziosamente. Molte volte tutti, nessuno escluso, di fronte a problemi frivoli e a beghe inutili di tutti i giorni, dovrebbero fermarsi e riflettere alle dure prove che molti come Antonio sono stati costretti a sostenere. E se l’affetto e le soddisfazioni familiari e lavorative saranno state un impulso in questa lunga prova dettata dalla spietata patologia, la Fede sarà stata sua legittima alleata e un reale conforto. L’indole religiosa ha rappresentato un sostegno e allo stesso tempo uno sprono in tanti momenti ma soprattutto una fermezza.
Dopo l’ingiusta sofferenza e la scomparsa patita in età ancora giovane, l’auspicio più luminoso e meritevole è vedere proiettata l’anima di Antonio verso la Dimora Celeste e tra le braccia di nostro Signore. Possa questa immagine consolare la moglie, i figli e i familiari tutti in queste ore meste e malinconiche. Tuttavia, l’altruismo, il coraggio e la Fede di Antonio non svaniranno ma potranno essere un incentivo, un modello e anche un ammonimento per il futuro di tutti coloro che con Antonio hanno condiviso un tratto, lungo o corto, di questa avventura chiamata Vita.
Articolo di Cristian Francesco Fiorentino
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