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Un anno dopo la rivolta di Rosarno, un gruppo europeo di sindacalisti contadini e operai agricoli, di associazioni di sviluppo rurale, si è riunito in Calabria. I rappresentanti rumeni, polacchi, spagnoli, italiani e francesi hanno visitato le zone agricole della Piana di Gioia Tauro, di Crotone, della Sila e della Piana di Sibari.
Si riscontrano:- la permanenza della situazione di degrado: nonostante il riconoscimento dell’apporto economico dei lavoratori migranti, resta negato il diritto a condizioni di vita e di lavorodignitose;- il persistere di politiche di esclusione sociale, nonostante la nascita di reti di solidarietà; – che l’agricoltura industriale, supportata dell’Unione Europea, priva di redditività icontadini calabresi e continua a sradicare l’agricoltura contadina.
Si rivendica :- la regolarizzazione di tutti i migranti che lavorano in agricoltura , il diritto alla libera circolazione delle persone e il rispetto della contrattazione collettiva nazionale; – la condizionalità degli aiuti europei al rispetto dei diritti del lavoro, nel quadro dellariforma del 2013 della Politica Agricola Comune; – la necessaria armonizzazione dei regimi di protezione sociale; – un aiuto specifico all’agricoltura contadina che ne riconosca la funzione economica, sociale e territoriale.
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