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Ricerca, formazione e giovani al centro
Torna anche quest’anno la Settimana Nazionale della Protezione Civile, con un ricco calendario di eventi e appuntamenti in tutta Italia. L’iniziativa, istituita nel 2019 con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° aprile, si svolge in occasione della Giornata Internazionale per la Riduzione del Rischio dei Disastri (13 ottobre), proclamata dalle Nazioni Unite.
Obiettivo principale: sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione e della riduzione degli impatti legati ai disastri naturali.
Ricerca e formazione protagoniste dell’edizione 2025
L’edizione 2025 punterà con forza su ricerca e formazione, coinvolgendo Atenei e Centri di Ricerca di tutto il Paese. Saranno loro i protagonisti di numerose iniziative dedicate alla divulgazione scientifica e alla diffusione della cultura della protezione civile.
Particolare attenzione sarà rivolta agli studenti e alle nuove generazioni, considerate fondamentali per costruire comunità più consapevoli, resilienti e preparate ad affrontare i rischi naturali.
Apertura ufficiale all’Università della Calabria
L’inaugurazione ufficiale si terrà il 9 ottobre alle ore 15 presso il Teatro Auditorium Unical (TAU) dell’Università della Calabria (UNICAL), in Piazza Vermicelli.
All’evento parteciperanno il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, e la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, insieme ai rappresentanti del Camilab, Centro di Competenza di Protezione Civile dell’ateneo calabrese.
Subito dopo la cerimonia di apertura prenderanno avvio i seminari tematici, in cui esperti, ricercatori e istituzioni affronteranno le principali questioni legate alla protezione civile, come previsto dal programma ufficiale.
La Settimana Nazionale della Protezione Civile non è solo un momento di incontro tra istituzioni, mondo scientifico e cittadini, ma rappresenta anche uno stimolo concreto a promuovere comportamenti responsabili.
Valorizzare la conoscenza, la formazione e la collaborazione tra i diversi attori del sistema è la chiave per ridurre i rischi e aumentare la resilienza delle comunità.
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