Danilo Greco (Associazione Terra Futura): “Investire subito nella fibra ottica”

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Colgo oggi l’occasione di rimarcare ancora una volta quanto la mancanza di strategia sia un segno distintivo di questa Amministrazione e quanto invece si potrebbe fare per migliorare la vita dei lametini.

Il Comune ha deciso di avviare i lavori di rifacimento di via Adda, via Misiani e via XX Settembre, questo in una visione ormai imperante da otto anni per la quale i marciapiedi vengono considerati in qualche modo il motore dell’economia, deve essergli sfuggito qualcosa, ma andiamo nel merito.

Sono in atto gli scavi per il rifacimento dell’impianto elettrico pubblico e qui viene a galla la mancanza di strategia, come mai non si è pensato di approfittare di questi lavori per posare i cavi in fibra ottica? Per chi non sapesse di cosa si tratta, basti dire che la fibra ottica è l’ultima frontiera nel campo della trasmissione e che in tutta Italia si sta utilizzando per diffondere tra le altre cose la banda larga (per capirci internet ad alta velocità).

Questo è il tipico caso in cui le cose per aiutare l’economia locale si possono fare, anche a basso costo, ma non si fanno. Quanto sarebbe semplice e utile fare questa operazione ve lo dimostro in quattro mosse.

1) A cento metri da via Adda c’è la centrale della Telecom, dalla quale parte tutta quanta la telecomunicazione che si diffonde per il quartiere Nicastro.

2) Il costo della posa della fibra ottica è elevato non per il costo del materiale (cioè il cavo ottico), ma per l’operazione di posa (scavo,ruspe, manodopera, riasfaltatura, ecc.).

3) L’opera di riqualificazione serve per incentivare il commercio, ma non si è pensato minimamente al fatto che un commerciante ha bisogno della telecomunicazione anche per lavorare e che se ne ha a disposizione una più veloce e più affidabile questo aumenta concretamente il suo volume d’affari.

4) In questi giorni la Telecom ha effettuato lo scorporo della rete dal servizio, prevedendo così il passaggio da gestore a operatore telefonico. In sostanza gli utenti pagheranno il servizio telefonico alla compagnia con la quale sono abbonati e il costo dell’uso della rete ad una società che sarà formata ad hoc per acquisire tutti i cavi Telecom. Se il comune di Lamezia Terme investisse in “fibra ottica”, la componente di rete (cioè il canone di affitto della rete) entrerebbe direttamente nelle casse comunali e non nelle casse di una società ad hoc, ovviamente del Nord, che si ricorderà di reinvestire i soldi del canone (da noi pagati) una volta che avrà aggiornato anche il paesino più sperduto del Nord.

Da qui faccio un appello al Sindaco Speranza, si decida subito di investire nella fibra ottica, altrimenti questo sarà un altro treno che la nostra città avrà perso per pura mancanza di strategia.

Danilo Greco, Presidente Associazione Terra Futura

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Author: Cristina

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