Catanzaro, l’Associazione Vetrine sul Mare incontra il Prefetto Reppucci

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Dopo aver denunciato pubblicamente sui principali giornali regionali lo stato di degrado, di estremo disagio e di mancanza di legalità nel quartiere Lido, l’associazione Vetrine sul Mare incontra il Prefetto Antonio Reppucci.

Nonostante la fitta agenda di impegni, il prefetto dedica tutto il tempo e tutta l’attenzione necessaria agli esponenti del Direttivo. Viene esposta a Sua Eccellenza la preoccupazione di tutti gli associati: non ci si può avvicinare all’estate senza aver posto rimedio ai problemi che hanno indebolito l’economia e la vita civile del territorio. La mancanza di un presidio di Polizia Municipale continua a compromettere la legalità nelle dinamiche quotidiane, dalla viabilità al rispetto delle regole. Il Lungomare continua ad essere un porto franco per gli ambulanti abusivi che occupano spazi riservati al passeggio senza nessuna autorizzazione, svolgendo il loro lavoro nella più totale mancanza di regole.

Si è posta poi l’attenzione sull’aumento preoccupante di fenomeni criminali nei confronti degli esercenti. Non è accettabile l’idea di svolgere il proprio lavoro con paura e tensione quando già ci si accolla il disagio di una crisi economica che rende difficilissimo il compito degli imprenditori di Vetrine sul Mare.

Nonostante molti dei fatti denunciati non rientrano nelle competenze del Prefetto, quest’ultimo si è reso disponibile, appena sarà insediata la nuova giunta comunale, ad aprire un tavolo di lavoro con la presenza del futuro sindaco e dell’associazione finalizzato ad una risoluzione in tempi rapidi delle questioni esposte.

Vetrine sul Mare coglie l’occasione per ringraziare pubblicamente il Prefetto e invita tutti i suoi iscritti a segnalare senza timore ogni tipo di ingiustizia subita agli organi preposti. Non si può rimanere in silenzio quando vengono calpestati i diritti che stanno alla base di una sana convivenza civile. Il silenzio è nemico della legalità, della libertà e quindi di qualsiasi speranza di sviluppo economico.

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Author: Cristina

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