I grifoni di Sergio Tralongo

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Di Alfonso Picone Chiodo

Il grifone (Gyps fulvus) è un grande uccello necrofago che si nutre di carogne. Animale ricorrente nella mitologia medievale, protagonista di un incontro col Duca Namo nella Chanson d’Aspromonte. In Aspromonte pochi individui vi trascorrono l’inverno ma quest’anno, caso eccezionale, ve ne sono ben 6! Questi animali, cibandosi di animali morti, svolgono un importante servizio eco-sistemico, “smaltendo” carogne che altrimenti rimarrebbero sul territorio causando potenziali problemi igienici sanitari. Tuttavia, l’abbandono delle pratiche pastorali tradizionali, il disturbo antropico e le modificazioni ambientali, stanno minacciando sempre più questi animali specialisti. Nell’ottica di una conservazione locale, ma con riflessi a scala mediterranea, in diverse parti d’Italia sono stati realizzati i carnai, o stazioni di alimentazione. Siti appositamente individuati e non accessibili ad altra fauna in cui vengono fornite risorse trofiche supplementari (carcasse di animali morti) per uccelli necrofagi. Inducendoli in tal modo a fermarsi costituendo una colonia sedentaria e diminuendo le morti per saturnismo. E anche in Aspromonte grazie a un progetto voluto dal compianto Sergio Tralongo, direttore dell’Ente Parco Nazionale, sono stati realizzati due carnai. Il problema è che, dopo oltre tre anni, non sono ancora attivi cioè forniti di carcasse per alimentare i grifoni. Dispiace pensare che la scomparsa di Sergio abbia interrotto questa buona pratica. Per approfondimenti su questo singolare animale: https://www.facebook.com/altroaspromonte/posts/pfbid0Dx7AiZfxjjqf8wSP6aQkBKP7xzdh4DsYDtiqbv3Sc35BFPzsP6La757Hu8xPcg39l

 

 

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Author: Redazione_Cultura