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La Calabria registra i tempi di attesa più lunghi per le ambulanze in Italia. L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia arriva a 35 minuti, seguita da Cosenza (31), Catanzaro e Reggio Calabria (30) e Crotone (28).
Secondo il rapporto 2024 di Agenas, anche i pronto soccorso evidenziano criticità. Alla Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco di Catanzaro oltre l’8% dei pazienti attende più di otto ore, mentre Reggio Calabria e Cosenza registrano percentuali del 10,7% e 12%. Gli abbandoni dei pronto soccorso calabresi oscillano tra il 5,7% e il 6,8%.
Il dato positivo riguarda l’accesso inappropriato al pronto soccorso degli over 75: Dulbecco e Crotone registrano rispettivamente 6,4% e 7,46%, mentre Vibo arriva al 18,8%.
Critica anche la situazione degli screening sanitari. Per la mammella, la copertura migliore è a Reggio Calabria con il 23,2%, seguita da Vibo (20,1%) e Crotone (16,9%). Peggio Cosenza (8,3%) e Catanzaro (5,9%). Lo screening della cervice va dal 22% di Crotone e Catanzaro al 28,6% di Reggio Calabria, mentre Cosenza registra solo lo 0,1%. Tutte le Asp calabresi restano sotto il 10% per lo screening del colon.
Sotto la media anche gli interventi chirurgici programmati. Per le protesi all’anca entro 180 giorni, la Dulbecco raggiunge il 25,6%, Reggio Calabria il 27,7% e Cosenza il 18,9%. Per tumore alla mammella entro 30 giorni, Cosenza arriva all’89%, Reggio al 77,5% e la Dulbecco al 49%. Per tumore al colon retto, Reggio registra il 70,7%, Cosenza il 56,9% e Dulbecco solo il 29,2%. Infine, per interventi al polmone entro 30 giorni, Cosenza è al 74,7% mentre Dulbecco chiude all’2,7%, ultima in Italia.
Il quadro complessivo conferma una sanità calabrese in ritardo rispetto agli standard nazionali, con criticità nei tempi di attesa, negli screening e nella programmazione chirurgica.
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