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50 anni di attese e ripartenze con già circa 300 milioni di euro spesi!!
Il sogno di collegare Sicilia e Calabria con un ponte sospeso dura da oltre mezzo secolo. Tutto ebbe inizio nel 1968, quando Anas, Ferrovie dello Stato e Cnr ricevettero l’incarico di valutare la fattibilità dell’opera.
Negli anni il progetto ha vissuto numerosi stop e ripartenze: nel 2008 fu bloccato dal governo Prodi, nel 2011 rilanciato dal governo Berlusconi, e nuovamente fermato nel 2012 dal governo tecnico guidato da Monti.
Dopo più di cinquant’anni di attese, a marzo 2025 il governo Meloni ha approvato un decreto che consente l’immediato riavvio della progettazione e realizzazione del ponte. A luglio 2025 il Cda ha dato l’ok al progetto definitivo e il 6 agosto il Cipess ha concesso il via libera finale, aprendo la strada alla costruzione dell’opera.
La struttura
Il ponte sarà un gigante dell’ingegneria:
Campata principale: 3.300 m
Lunghezza totale: 3.666 m
Larghezza impalcato: 60,4 m
Altezza torri: 399 m
Cavi di sospensione: 2 coppie, lunghezza 5.320 m, diametro 1,26 m
Blocchi d’ancoraggio: 533.000 m²
Altezza utile canale centrale: 65 m
Collegamenti stradali e ferroviari aggiuntivi: 40 km
Capacità e traffico
Stradale: fino a 6.000 veicoli/ora
Ferroviaria: fino a 200 treni/giorno
Apertura: 24h, 365 giorni/anno
Previsioni traffico:
Fino al 2032: passeggeri +1,5% annuo, merci +2% annuo
Dal 2033 al 2062: +1% annuo per entrambe le categorie
La crescita non è strettamente legata a demografia o PIL, ma a fattori strutturali come turismo e collegamenti con il resto del Paese, nonostante il calo previsto della popolazione del Sud Italia (-32% entro il 2070).
Costi del progetto
Totale: 13,532 miliardi €
Contraente generale: 10,508 miliardi €
Lavori veri e propri: 9,242 miliardi €
Spese non trattabili (sicurezza, ingegneria, mitigazione sociale): 1,266 miliardi €
Altre spese del committente: ~3 miliardi € (direzione lavori, controllo ambientale, sorveglianza, indagini archeologiche)
Impatto stimato sul PIL: >23 miliardi €
Manutenzione
Ordinaria (2033-2062): 80 milioni €/anno
Manutenzione: 6 milioni
Personale: 24 milioni
Altri costi: 50 milioni
Straordinaria (2034-2060): 1,64 miliardi €
Pavimentazioni: totale ogni 5 anni
Barriere stradali: 20% ogni 15 anni
Verniciatura: 50% ogni 15 anni
Impianti meccanici: ogni 15 anni
Investimento complessivo (inclusa manutenzione straordinaria): >15,3 miliardi €
Beni reversibili società Stretto di Messina: 189,7 milioni €
Ricavi previsti
Totale 2062: ~300 milioni €
Pedaggi stradali: 300,4 milioni €
Canone ferroviario e contributo continuità territoriale: resto
Previsioni 2033: 162,8 milioni €
Tariffe di attraversamento
Motocicli: 1,79 €
Auto: 3,93 € (andata e ritorno in giornata), 4,49 € (entro 3 giorni), 7,14 € (entro 90 giorni)
Autobus: 7,20 € (locale), 33,4 € (lunga percorrenza)
Merci: 45,7 € (furgoni) – 102,4 € (autocarri)
Sconti previsti: 80% auto/moto, 20% furgoni/autocarri
Transiti stimati 2033: 4,5 milioni di veicoli (2,3 milioni auto, <1 milione autocarri)
Stato attuale
Nonostante il ponte non sia ancora costruito, sono stati spesi circa 300 milioni di euro per progettazione, studi e gestione. Con il decreto del marzo 2025, il progetto è ripartito ufficialmente, con il via libera del Cipess il 6 agosto 2025.
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