Lamezia Terme: Nasce La Rete delle Reti

Questo post é stato letto 2720 volte!

La Rete delle Reti nasce per rispondere alle necessità delle biblioteche di adottare una nuova visione di cooperazione, individuando una serie di valori attorno ai quali costruire un percorso, che trovi immediata traduzione in un assetto, con il quale dotare tutti i partecipanti di modelli organizzativi e strumenti che favoriscano i processi di integrazione necessari per lo sviluppo del settore bibliotecario italiano. Comincia così una nuova fase di cooperazione, tra Sistemi e Consorzi bibliotecari d’ Italia.

Con la firma di cinque sistemi bibliotecari italiani si è costituito ieri il nucleo fondante dell’Associazione nazionale Rete delle Reti di biblioteche italiane – RdR. I Soci fondatori e primi firmatari sono: Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani e Sistema territoriale Biblioteche dei Monti Lepini (Lazio), CSBNO – Culture Socialità Biblioteche Network Operativo (Lombardia), SBAM Nord Est (Piemonte), Sistema Bibliotecario Lametino (Calabria).

Da Protocollo d’Intesa ad Associazione

Naturale, dare al Protocollo d’Intesa di Rete delle Reti una veste e un assetto istituzionale ufficiali, tali da consentire a ciascun ente Socio di attivarsi in modo autonomo nella gestione di nuove iniziative, cogliendo l’opportunità che solo una forte base associativa consente. In realtà, sono già una trentina i Sistemi e Consorzi bibliotecari che si sono candidati e stanno completando l’iter burocratico per entrare a fare parte dell’Associazione. Ripartiti sull’intero territorio nazionale, insieme i futuri Soci rappresentano un bacino di utenza di oltre 15 milioni di cittadini.

Non è casuale la fattiva partecipazione al preesistente progetto nazionale cooperativo – Rete delle Reti, appunto – mirato alla condivisione di risorse creative, informative e organizzative allo scopo di accrescere la diffusione di servizi di pubblica lettura e favorire sinergie ed economie di scala. Nei due anni e mezzo di lavoro trascorsi dalla sigla del Protocollo d’Intesa, quel primo progetto, ha mostrato di poter conseguire traguardi significativi. Per questa ragione, si è costituita l’Associazione nazionale Rete delle Reti di biblioteche italiane – RdR. La cooperazione, strutturata tra enti bibliotecari pubblici e privati, consolida così il raggiungimento di livelli più elevati di intervento e una dimensione operativa assai più vasta rispetto ai singoli territori.

Rendere efficienti gli investimenti

Razionalizzare ed efficientare gli investimenti, migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, attivare e proporre modalità e piattaforme tecnologiche che favoriscono l’inclusione, perché le biblioteche siano sempre più luoghi di socializzazione e partecipazione. Partendo da questi obiettivi base che da anni ne informano le attività, i Sistemi bibliotecari italiani, hanno deciso di adottare un piano di cooperazione esteso a livello nazionale e di affidare alla neonata Associazione compiti mirati.

L’articolazione del piano

Attivare attraverso un ambito cooperativo no profit l’accesso a progetti anche di grandi dimensioni, in una logica di economia di spesa;

Produrre innovazione tecnologica che contribuisca a un’ulteriore evoluzione della biblioteca e dei servizi offerti alle comunità di riferimento;

Svolgere attività di rappresentanza presso terzi e di promozione dell’immagine di sistemi del territorio e biblioteche locali sia a livello italiano che internazionale;

Assicurare il supporto amministrativo, giuridico, progettuale, tecnico e gestionale laddove sia richiesto, fornendo i necessari strumenti di assistenza;

Avviare iniziative di fund raising e crowdfunding per sostenere finalità e progetti dell’Associazione.

Una volta completate le procedure di accoglimento di tutti i Sistemi bibliotecari che si sono già candidati, verrà convocata la prima assemblea costituente con il compito di eleggere Presidente e Vicepresidente e nominare la Giunta esecutiva e i membri della Commissione tecnica.

Questo post é stato letto 2720 volte!

Author: Enzo La Piana

Ha iniziato nei lontani anni ottanta a scrivere di sport, per un breve periodo, per il giornale il "Provinciale". Nel tempo il mondo della televisione lo ha catturato, facendolo appassionare alle riprese televisive, coltivate grazie all'emittente RTV. Prima di approdare su Ntacalabria, ha scritto per altri blog e giornali anche online seguendo il calcio e la Reggina.