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«Un conto sono le infrastrutture, un altro sono le iniziative industriali. Le infrastrutture pubbliche sono necessarie, il capitale pubblico serve ovunque per rafforzare i trasporti».
Così l’economista Carlo Cottarelli, intervenuto in videocollegamento al convegno “Connessioni Mediterranee – Nuovo bilancio europeo porti, ponte e politiche per il Sud”, organizzato nell’ambito del Festival Euromediterraneo dell’Economia e dal quotidiano L’Altravoce.
Cottarelli ha invitato a valutare con attenzione la destinazione delle risorse sulle grandi opere:
«Rispetto al ponte sullo Stretto bisogna chiedersi se quei soldi debbano essere destinati al ponte oppure al potenziamento delle reti stradali e ferroviarie».
Per l’ex direttore del Fondo Monetario, le priorità sarebbero altre:
«Prima di tutto occorre mettere a posto le infrastrutture locali di Sicilia e Calabria: strade, ferrovie e – elemento sempre più critico con il cambiamento climatico – le reti idriche. Se poi avanzano risorse per il ponte, bene. Ma la priorità, secondo me, è un’altra».
Cottarelli ha anche ricordato che sul ponte non esiste ancora una analisi costi-benefici indipendente:
«Finora le valutazioni sono state realizzate dalla stessa società del ponte, e i risultati erano ovvi. La questione resta molto controversa».
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