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Cosenza si conferma nel 2024 la provincia più sicura della Calabria. È quanto emerge dalla banca dati interforze del Ministero dell’Interno, elaborata dal Sole 24 Ore del Lunedì.
La città Bruzia si colloca al 99º posto su 106 nella classifica nazionale dell’indice di criminalità, con 16.283 reati denunciati, pari a 2.433,1 ogni 100mila abitanti, e un calo del 5,10% rispetto al 2023.
All’opposto, la provincia di Catanzaro registra l’indice più alto in Calabria, 47ª a livello nazionale, con 11.239 reati e un tasso di 3.312,4 ogni 100mila abitanti, in flessione del 2,69%.
Seguono Vibo Valentia (55ª, 4.769 denunce, +4,31%), Crotone (78ª, 4.561 denunce, -1,62%) e Reggio Calabria (80ª, 14.358 denunce, +0,25%).
Reati in dettaglio
Nel dettaglio, Crotone è prima per tentati omicidi (6,2 ogni 100mila abitanti) e per usura (1,2). È anche seconda per incendi con 61,3 denunce ogni 100mila abitanti, seguita da Cosenza, che ne registra 298 (44,5 ogni 100mila).
Per quanto riguarda le rapine negli uffici postali, Vibo Valentia è prima (1,3 denunce ogni 100mila abitanti) seguita da Reggio Calabria (0,8).
Catanzaro risulta ultima per numero complessivo di rapine (9 denunce, 5,6 ogni 100mila abitanti) ma 19ª per estorsioni (83 denunce, 24,5 ogni 100mila).
A Cosenza, invece, si registra una delle percentuali più basse di truffe e frodi informatiche (291,8 denunce ogni 100mila abitanti), mentre Crotone risulta tra le città più sicure per furti, con 792 denunce, pari a 490,5 ogni 100mila abitanti.
Reggio Calabria si colloca al quarto posto nazionale per danneggiamento seguito da incendio (53,5 denunce ogni 100mila abitanti) e tra le ultime per lesioni dolose (70,7 ogni 100mila abitanti).
Infine, Vibo Valentia è seconda per danneggiamenti seguiti da incendio e tra le ultime per usura, con zero denunce registrate nel 2024.
Sicurezza in miglioramento
I dati complessivi mostrano una tendenza in calo dei reati in gran parte del territorio calabrese, segno di un rafforzamento delle attività di prevenzione e di un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.
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