Concorso scuola Pnrr2, esplode la protesta in Calabria

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Graduatorie contestate e rischio valanga di ricorsi

È un’estate calda, e non solo per le temperature, per i candidati del concorso scuola Pnrr2 in Calabria. In particolare, per le classi di concorso di Italiano e Inglese, la pubblicazione delle graduatorie da parte dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) ha scatenato un’ondata di proteste.

Secondo numerosi concorrenti, le liste definitive presenterebbero gravi incongruenze nella valutazione dei titoli e, di conseguenza, assegnazioni di posti di ruolo “a chi non ne avrebbe diritto”. Le accuse parlano di graduatorie falsate, con punteggi non coerenti e criteri di attribuzione poco trasparenti.

La Calabria non è l’unica regione ad aver vissuto tensioni simili: in altri territori italiani, situazioni analoghe hanno portato le amministrazioni a rivedere le proprie decisioni. Ma, al momento, l’Usr calabrese non sembra intenzionato a modificare nulla.

Il rischio concreto è quello di un effetto domino di ricorsi al Tar. Centinaia di candidati hanno già preannunciato azioni legali, mentre alcuni parlano apertamente di presentare denunce alla Procura della Repubblica di Catanzaro. La tensione è alimentata anche dal silenzio istituzionale: decine di PEC inviate dai concorrenti all’Ufficio scolastico sarebbero rimaste senza risposta.

In un contesto in cui ogni posto di lavoro a tempo indeterminato nella scuola rappresenta un traguardo importante, la percezione di irregolarità rischia di compromettere la fiducia nei concorsi pubblici e di aprire una lunga stagione di contenziosi.

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Author: Cristina