Lazzaro, crolla controsoffitto del centro sociale “Paolo Capua”

centro sociale motta

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Vincenzo CREA, Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”:

“La manifestazione – il “Cuddarace” e la caccia alle uova di pasqua per i Bambini – che si sarebbe dovuta tenere dalla “Pro Loco” di Motta San Giovanni, domenica 20 e lunedi 21 marzo u.s. presso il Centro sociale “Paolo Capua” di Lazzaro, è stata spostata poche ore prima dell’evento all’Antiquarium Leucopetra e in piazza Santa Maria delle Grazie (piazza Chiesa) di Lazzaro, a seguito del crollo di una porzione, sembrerebbe del controsoffitto.

Non si hanno dati più precisi. Fortunatamente al momento non c’era nessuno all’interno altrimenti i bambini e i loro genitori avrebbero trovato l’uovo di pasqua con una “indimenticabile sorpresa”.

Quante famiglie avrebbero pianto? Ho richiesto alle Istituzioni competenti riscontri sull’accaduto e verifiche sulla struttura.

Anche nel mese di ottobre 2015, in occasione delle votazioni per il rinnovo delle cariche sociali della succitata associazione “Pro Loco” che si sarebbero dovute svolgere presso detta struttura, all’ultimo momento sono state spostate in altra sede senza rendere pubbliche le motivazioni. Queste cose non devono succedere e temiamo per la vita dei nostri figli.
Seppur vero che chi richiede l’autorizzazione per utilizzare una struttura pubblica non sarebbe tenuto ad effettuare riscontri sulla documentazione attestante l’agibilità di un locale, un approfondimento, a mio avviso, andava fatto, visto che dopo le segnalazioni di questa associazione che hanno portato alla chiusura di alcune strutture comunali, da qualche tempo continuiamo ad assistere alla continua apertura e chiusura dei due centri sociali di Motta e Lazzaro come se fossero porte e finestre, senza fornire notizie alla popolazione.

Sono fatti gravissimi che potevano benissimo essere evitati se fosse stato dato ascolto alle mie insistenti segnalazioni.
I controsoffitti, nella maggior parte dei casi realizzati in cartongesso, sono delle trappole perché nascondono pericolose criticità. Ho più volte evidenziato la necessità di verificare l’avvenuto collaudo statico e rilascio del certificato di agibilità visto, tra l’altro, che tale struttura nel 2008 aveva subito gravi danni culminati nella caduta di parte degli intonaci e dei laterizi di copertura rendendo inagibile gran parte dell’edificio composto da un solo piano fuori terra.

Tra le varie manifestazioni che si sono svolte nei centri sociali, si richiama quella del 19 aprile 2015 presso il Centro sociale Paolo Capua, riguardante un corso di “manovre di disostruzione pediatriche” organizzato e tenuto dalla locale associazione di protezione civile. Tale presenza unitamente a quella di alcune figure istituzionali e comunali avevano tranquillizzato i cittadini facendo loro ritenere che effettivamente la struttura fosse a norma, per cui vi hanno partecipato numerose persone con i loro figli e nipoti. Insisto nel domandare se i nostri bambini sono affidati a mani sicure. Dagli eventi che succedono direi di no.

Qualcuno deve prendere provvedimenti prima che succede qualche tragedia, provvedimenti che andavano già adottati per il semplice motivo di non aver informato i genitori e la popolazione di come effettivamente stiano le cose. Le certificate gravi condizioni in cui versano le nostre strutture pubbliche, scuole impianti sportivi, centri sociali, ci fanno molto riflettere e pongono una inquietante domanda: se poche gocce d’acqua determinano distacchi di intonaco e porzioni di controsoffitto, cosa succederà in caso di una leggera scossa sismica? La sicurezza delle strutture pubbliche è da tutti sottovalutata. Infatti delle recenti certificazioni dell’Azienda Sanitaria poco se né parlato e i nostri amministratori locali continuano affannosamente a sostenere che le strutture sono a norma”.

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