Polisportiva Bovese, partita persa a tavolino. Il presidente Vadalà: “Vergognoso”

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pallone_calcio
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VERGOGNA…….Al danno, fisico e psicologico, la beffa. Non trovo altre parole per descrivere il vergognoso epilogo dell’incontro di calcio valevole per il campionato di 2° categoria tra il Moschetta e la Bovese, di cui sono presidente, disputato allo stadio comunale di Locri.

L’incomprensibile decisione del giudice sportivo che, in merito ai fatti accaduti durante l’incontro, ha inflitto alla nostra società la punizione della perdita della gara con il punteggio di 0-3, dopo essere stati malmenati come si può chiaramente evincere dal comunicato ufficiale del 08/03/2012, mi lascia allibito e amareggiato.

Dalla lettura degli atti ufficiali, infatti, si può dedurre che i miei giocatori sono stati ripetutamente aggrediti, malmenati a più riprese da giocatori e qualche dirigente avversario, squalificati con sentenze esemplari. Squalifiche che vanno dalle 3 alle 6 gare e addirittura, per un tesserato, l’inibizione fino al 30/09/2012. Squalifiche che testimoniano il clima di violenza e che giustificano la fuga nostra dal terreno di gioco verso gli spogliatoi.

Mi chiedo cos’altro dovevamo subire?

Nonostante tanta violenza nei nostri confronti il giudice sportivo, e vorrei capire in base a quale criterio, ha pensato bene di punirci giustificando la decisione per avere noi “rinunciato alla prosecuzione della partita pur essendosi ristabilite le condizioni di ottimale comportamento tra i vari tesserati; pur essendoci la presenza della forza pubblica, pur avendo l’arbitro provveduto all’espulsione dei tesserati  responsabili degli atti di violenza”.

In altri termini, per aver rinunciato a continuare la gara.

Ma quale condizione ottimale poteva esistere dopo gli atti di violenza subita?

Ma come si poteva tornare in campo dopo che avevamo subito calci, pugni e sbandierate in testa,dico,  con quale animo?

Con tale sentenza balza agli occhi di tutti un pericoloso messaggio, e cioè che le partite possono essere vinte con le minacce e la violenza

Un messaggio che noi come società sportiva, e non solo, respingiamo con forza.

Ricorreremo nelle sedi opportune per far valere le nostre ragioni e ribaltare questa vergognosa decisione. E’ nostra intenzione batterci non solo per il risultato ma per fare valere le ragioni di chi  vuole fare dello sport un insegnamento di vita!

Il Presidente della Polisportiva Bovese

                                                                                                        Filippo Vadalà

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Author: Cristina

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