Csi Reggio Calabria, la proposta di Cicciù per sostenere lo Sport in Oratorio

CONVEGNO CSI - CEI

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di Francesco Iriti

<I Dirigenti sportivi cattolici siano lievito nel mondo dello sport. Fare scelte controcorrente, rispetto ad un modello sportivo incentrato sulla “vetrinizzazione” e sullo “spettacolo”. La proposta che lanciamo è destinare il 5% dei diritti Tv del calcio per sostenere lo  Sport in Oratorio>.

Clamorosa la proposta del presidente del Csi di Reggio Calabria, Paolo Cicciù, che riferendosi agli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2010, pubblicati lo scorso autunno dalla Chiesa italiana, vuole rimarcare ulteriormente il ruolo dello sport nella crescita dei giovani.

<Il CSI ha promosso, sul modello e sullo stile indicato dei vescovi, un percorso culturale decennale suddiviso in cinque tematiche biennali. – ha dichiarato Cicciù – Questi temi sono poi declinati annualmente in tre – quattro distinti momenti associativi nazionali>. Entrando nello specificio, si tratta dell’Agorà ed assemblea a maggio, settimana di formazione estiva a luglio, convention in autunno o stati generali dello Sport a gennaio e Meeting di Assisi a dicembre.

Similmente sul territorio di Reggio, saranno realizzati convegni, momenti formativi, campagne a tema e proposte particolari (dalla 2° Edizione del Festival Nazionale dello Sport Educativo “ReggioCalabria SportinFest 2011” al Natale dello Sportivo, dalle settimane educative in oratorio alle riflessioni con le comunità educative parrocchiali, dalla 3° edizione del progetto educativo “Vivi L’Oratorio” fino al coinvolgimento del territorio sociale, politico e religioso). Eventi che coinvolgeranno gli oltre seimila  associati del comitato reggino. «I dirigenti sportivi cattolici devono diventare “lievito” nel mondo dello sport, a tutti i livelli».

Lo conferma Edio Costantini, direttore del Centro studi del Centro sportivo italiano e presidente della Fondazione “Giovanni Paolo II per lo sport”. «Lo sport è un bene educativo di straordinaria importanza – commenta – che esercita una forza attrattiva sui giovani e i ragazzi, continuando ad essere una di quelle esperienze umane capaci di incidere in modo significativo sulla costruzione della persona». Ma come riconosce il testo dedicato alla sfida educativa, lo sport, come un pò tutta la società, si interroga oggi «su quali debbano essere i suoi principi guida, che tipo di persona formare e quali valori proporre per favorire la crescita della persona».

«Se prendiamo spunto dallo sport professionistico – afferma Costantini – fatta salva la testimonianza di qualche singolo campione, dobbiamo purtroppo registrare la grande diffusione di logiche negative, come quella del denaro, del successo a tutti i costi, di un’esasperata competitività. Se vogliamo ridare allo sport tutta la sua valenza educativa bisogna ripartire da due ambienti insostituibili: la parrocchia e la scuola.

Sta qui, in effetti, uno dei passaggi fondamentali del capitolo del rapporto – proposta: investire su una nuova generazione di luoghi educativi. «Come dimenticare – sostiene ancora Costantini – il ruolo svolto in passato dall’oratorio parrocchiale, in cui si sono formati tanti degli attuali campioni dello sport in Italia? Alla parrocchia e alle sue strutture sportive lo sport italiano resta molto debitore. Ora si tratta di reinvestire sulla parrocchia, dove purtroppo lo sport viene oggi percepito come un intervallo tra cose più importanti da fare».  È ora pertanto che le comunità cristiane riscoprano la grande funzione dello sport, come riconosce il volume del comitato per il progetto culturale, perché esso diventi «principio generatore di relazioni, di stile di vita, di comportamento, dialogo, partecipazione, cittadinanza attiva».

«La parrocchia – dichiara Costantini – può fare moltissimo in tal senso, ma smettendo di guardare indietro e proponendo un’animazione sportiva di qualità, che significa puntare sulla formazione di educatori all’altezza e su nuove strutture sportive».

La clamorosa proposta avanzata da Paolo Cicciù ed Edio Costantini prende spunto dal tema educativo affrontato nel documento «Educare alla vita buona del Vangelo” che tocca in profondità il mondo sportivo associato nel Csi. Mons. Claudio Paganini –  Consulente Ecclesiastico Nazionale Csi ha evidenziato che la scelta dell’Episcopato italiano per questo decennio, è segno di una premura che nasce dalla paternità spirituale di cui siamo rivestiti. – ha aggiunto Bagnasco – A ciascuno consegniamo con fiducia questi orientamenti,  con l’auspicio che le nostre comunità, parte viva del tessuto sociale del Paese, divengano sempre più luoghi fecondi di educazione integrale».

Su questa chiara indicazione ad operare, qualificando i luoghi dell’azione pastorale, il Centro Sportivo Italiano prova ad agire in prima linea  In particolare, il carisma del CSI non coincide con la sviluppo della pratica sportiva, ma piuttosto la sua “mission statutaria” è l’educazione attraverso lo sport. Il CSI è un’associazione ecclesiale che nel mondo sportivo testimonia e promuove i valori dell’uomo e della fede. Il percorso educativo ed il percorso sportivo sono pertanto destinati a coincidere. In questa prospettiva, le tematiche indicate dal documento, quali il rapporto educativo, la sensibilità alle relazioni significative, il riferimento al metodo educativo seguito da Gesù, il rapporto con i giovani atleti e loro famiglie, il lavoro  di comunione con ambienti parrocchiali e territoriali, rappresentano una  sfida ed una provocazione continua nel formare e qualificare i dirigenti secondo i bisogni delle giovani generazioni in un mondo che cambia.

La parola “sport” compare solo tre volte nel documento dei Vescovi. Nell’intero documento, è possibile leggere per nove volte anche il riconoscimento e l’invito alla promozione del mondo associativo.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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