Reggio Calabria, il 10 giugno presentazione del libro di Domenico Minuto

copertina TRADIZIONE - MINUTO

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In quali termini parlare di tradizione civile in Calabria? Esiste tuttora o è sparita nel corso dei secoli, lasciando spazio a comportamenti che contrastano con la dignità umana? Qual è, in generale, il costume dei calabresi? Sono le domande che il prof. Domenico Minuto, noto studioso di storia calabrese, si è posto e a cui nel volume “Tradizione.

Opinioni sul costume calabrese” cerca di dare risposta. Un excursus attraverso i secoli, in particolare dal diciottesimo al ventesimo che cerca di dare ragione delle opinioni sorte intorno al popolo calabrese, i Bruzi per i romani, i non-greci, considerati fin dall’antichità “briganti”. Eppure è riconosciuto che proprio durante il periodo bizantino la Calabria abbia vissuto un periodo di grande elevatezza sociale, economica e religiosa. Quindi cosa è accaduto? Come si sono evolute le contrastanti opinioni intorno agli abitanti di questo estremo lembo della penisola?

Ne discuteranno con l’autore venerdì 10 giugno 2011 alle ore 16.30, al Palazzo della Provincia di Reggio Calabria, Angela Martino, presidente della sezione Reggio Calabria di Italia Nostra, Francesca Neri, critico letterario, e Stefano Iorfida, presidente dell’associazione culturale Anassilaos.

Scrive Domenico Minuto: «Il costume calabrese, verificato attraverso molti secoli, è fornito di gentilezza, misericordia, vivacità spirituale, che si accendono e si rafforzano nel dialogo da persona a persona. Tende a rapporti di tipo familiare e verticistico.

Può anche comportare distorsioni morali trasmesse per ignoranza e chiusura mentale o per conformismo servile, atti singoli di cattiveria e quasi sempre una sfiducia che sembra attingere le sue radici in una nostalgia dolente e indefinita. È incapace di creare movimenti di opinione in contrasto con quelli dominanti. Costante negli affetti, non dona quasi mai attuazione alle sue idealità astratte».

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Author: Cristina

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