Pietra tombale su beni culturali a Lazzaro (RC)

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Riceviamo e pubblichiamo:

La Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabria, con lettera  a firma del Soprintendente dott.ssa Simonetta Bonomi, ha messo  una pietra tombale sulla  provenienza della colonna situata presso il  parco delle Rimembranze di Motta San Giovanni.

Infatti a  fronte delle verifiche richieste da questa Associazione  per stabilire  se la  colonna  fosse  riconducibile ad una delle due colonne rinvenute a Lazzaro tra i ruderi della Villa Romana e in caso affermativo disporre la ricollocazione  nel sito ove rinvenuta, la Soprintendenza ci ha comunicato: “Quel che Lei riferisce in merito alla colonna che sostiene il busto del Minatore nel Parco delle Rimembranze a Motta San Giovanni è da tempo noto a questa Soprintendenza. Risulta infatti che la stessa giacesse in origine presso il podere in proprietà Lia (anteriormente Maropati) e sia stata trasportata in tempi oramai lontani a Motta San Giovanni, prima in una piazza di fronte alla Chiesa di Santa Caterina e successivamente nel posto in cui trovasi tuttora. Tali circostanze sono ben note agli amministratori cittadini come risulta anche dal sito https://www.ntacalabria.it/113901/richiesta-verifiche-su-colonna-rinvenuta-a-lazzaro-rc/.

In merito alla proposta di trasferimento della colonna nel sito d’origine, osserviamo che al momento esso non è proponibile ne opportuno per il fatto che il luogo di rinvenimento insiste tuttora in proprietà privata. Oltretutto non si è in grado di precisare a quale edificio essa fosse eventualmente appartenuta, perché non vi è nessun elemento nell’area fino ad oggi scavata che possa rivelare la sua originale ubicazione. Peraltro nella stessa località – come da voi evidenziato – insiste una seconda colonna, erratica, similare alla predetta, che potrebbe essere ubicata all’interno dell’antiquarium a seguito della realizzazione – già programmata – di un parco archeologico””.

Preso atto del contenuto della succitata lettera abbiamo ritenuto opportuno sensibilizzare il Sovrintendente  della Direzione Regionale Calabria per i Beni Culturali Arch. Francesco Prosperetti, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, l’Assessore alla Cultura, Istruzione e ricerca della Regione Calabria, dott. Mario Caligiuri, sull’importanza che tale rinvenimenti rivestono per lo sviluppo culturale, turistico ed economico della zona.  E’ stato  evidenziato che i rinvenimenti già portati in luce debbano essere arricchiti di ulteriori interventi di scavo che ne definiscano la loro collocazione nell’età storica e nel contempo facciano chiarezza sulle indeterminazioni presentate dalla dott.ssa Simonetta Bonomi in merito alle due colonne all’epoca rinvenute nel podere Lia. E’ stato sottolineato che non si può però prescindere sulla determinazione decisoria che la colonna in questione debba essere, senza se e senza ma, ricollocata nella sede originaria.

Il patrimonio archeologico rinvenuto deve essere oggetto di tutela, conservazione e promozione, e quindi per esso deve essere favorita la fruizione dei luoghi della cultura. Le giustificazioni addotte dalla gentile  dott.ssa Simonetta Bonomi possono e devono essere superate con il naturale procedimento di esproprio. L’attuale situazione, riferita alle due aree oggetto di rinvenimenti archeologici a cavallo della Ss 106 e quella lato mare della linea ferrata interessate dal vincolo archeologico, sembrerebbe determinare, almeno in parte, degli ostacoli per la realizzazione di vie di comunicazione tra il lungo mare Ottaviano Augusto (ex via Vecchia Provinciale)  e il  lungomare Cicerone (ex castelluccia). E’ necessario quindi per lo sviluppo del  paese che si trovino soluzioni per la congiunzione dei due tratti di lungomare.

In sintesi è stato chiesto alle sopracitate Istituzioni un significativo quanto tempestivo intervento risolutore per: 1) la ricollocazione della colonna nel sito originario; 2) la definizione del provvedimento di esproprio del podere sede dei ritrovamenti; 3) Il finanziamento per la prosecuzione degli scavi.

 

Vincenzo CREA

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