Parisi (Pentakàris) su mancata inaugurazione “Spiaggia Libera”

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Filippo Cogliandro è un esempio da seguire, è un uomo coraggioso che scelse nel 2008 di ribellarsi al pizzo denunciando i suoi estorsori. Da quel giorno, la sua vita è cambiata e pur vivendo sotto scorta, ha iniziato un assiduo impegno per la diffusione della legalità, culminato nella creazione della prima spiaggia di “Libera”, l’associazione contro le mafie di don Luigi Ciotti.

Filippo, pur essendo stato colpito due volte dalla mafia (quando era ragazzo, gambizzarono il padre Demetrio), non si è voluto arrendere al gioco malavitoso e, nella solitudine e nei disagi economici nei quali si era ritrovato, ha denunciato i delinquenti facendoli arrestare.

Oggi Filippo è un simbolo per i ragazzi, per la comunità ma è anche la voce di chi ha detto NO ai soprusi della ‘ndrangheta. Eppure, il noto Chef Patron de “L’Accademia ristorante Gourmet” di Lazzaro non ha potuto sabato scorso inaugurare la “Spiaggia Libera” a seguito del mancato rinnovo da parte del Comune di Motta San Giovanni, della concessione a uso stagionale degli spazi antistanti il ristorante.

Questo è decisamente un colpo “basso” per un imprenditore che ha fatto partire dalla Calabria un nuovo messaggio di legalità ”estivo”.

Oltre ad essere uno spazio “free”, aperto a tutti e caratterizzato da quel forte profumo di legalità, la “Spiaggia Libera” sarebbe stata un’opportunità di rilancio per il territorio. Ma invece di premiare un giovane che ha denunciato e non ha chiuso un’attività scappando via dalla sua terra d’origine, come hanno fatto in molti per paura, per un cavillo gli si chiude quella porta che tutti aspettavamo di aprire da tempo.

In questa vicenda c’è l’amarezza per quello Stato che sembra non voglia capire le vere difficoltà di chi denuncia e con fatica, lavora quotidianamente per la ripresa economica.

L’associazione musico-teatrale Pentakàris non può che esprimere piena vicinanza all’imprenditore del quale apprezziamo lo stile di vita che dovrebbe spronare le anime più sorde di questa società. Ancora oggi, non esiste una legge che riconosca come categoria chi denuncia il pizzo e se non ci sono determinate garanzie, faremo il gioco di quei malavitosi che vogliono tappare le bocche di chi invece crede e lotta per affermare la giustizia.

Martino Parisi
Presidente Associazione Pentakàris

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