Palmi (RC), un arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

arresto

Questo post é stato letto 18330 volte!

carabinieri
carabinieri

In data odierna l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Palmi hanno tratto in arresto LAGUTETA Luca in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP dott. Fulvio ACCURSO.

La misura cautelare in carcere era stata richiesta dalla Procura della Repubblica, diretta dal dott.Giuseppe CREAZZO, all’esito di articolate attività di indagine dei sostituti procuratori Giulia Pantano e Antonio D’Amato, i quali hanno coordinato il lavoro di Polizia di Stato e Carabinieri, utilizzando svariate segnalazioni provenienti dalla Prefettura di Reggio Calabria- Sportello Unico per l’Immigrazione

Al LAGUTETA sono stati contestati plurimi reati, commessi in concorso con imprenditori agricoli e con un soggetto extra comunitario, allo stato irreperibile, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (reato previsto dall’art. 12 del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero).

In particolare, le complesse attività investigative hanno consentito di disvelare una serie di comportamenti, elevati a sistema, grazie al quale, per effetto di ipotetici ovvero, in taluni casi, fittizi contratti di lavoro nel settore dell’agricoltura, molti cittadini extracomunitari sono riusciti a fare ingresso, in maniera legale, nel territorio dello Stato italiano e a rimanervi, però, in violazione delle norme riguardanti il Testo Unico della disciplina dell’immigrazione.

Si è registrato, infatti, all’esito delle indagini, la seguente situazione: il LAGUTETA avviava la procedura per il nulla osta all’impiego della manodopera, poi, rilasciato dalla Prefettura di Reggio Calabria. Il nulla osta veniva, successivamente, ritirato dal datore di lavoro ed era volto a far entrare legalmente, in territorio italiano, gli stranieri extra-comunitari, i quali, tuttavia, non formalizzavano il contratto di lavoro. Sicchè è lecito ritenere che gli extra comunitari stessi siano stati impiegati in lavori al nero e a basso costo.

Il cittadino extra comunitario da ricercare, invece, aveva il compito di reclutare i soggetti, a loro volta, extra comunitari, disposti, in cambio dell’erogazione di somme di denaro, ad avvalersi del meccanismo per entrare legalmente in territorio italiano, senza tuttavia, formalizzare l’assunzione.

Questo post é stato letto 18330 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *