Operazione Calcara, 9 arresti per armi e droga

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Nelle prime ore di oggi, 1 dicembre 2015, a Bagnara Calabra (RC) e Scilla (RC) i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, con l’ausilio di personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – sezione G.I.P., hanno arrestato quattro persone destinatari della misura cautelare della custodia in carcere e altre cinque, destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari.

Inoltre, è stata notificata la misura cautelare personale del divieto di dimora emessa nei confronti di una donna di 29 anni.

L’Autorità Giudiziaria ha emesso i provvedimenti restrittivi concordando con le risultanze investigative assunte dai militari della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, in ordine all’attività d’indagine poi denominata convenzionalmente “CALCARA” con la quale gli arrestati sono stati individuati come responsabili, a vario titolo, dei reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, favoreggiamento personale, concorso in ricettazione, concorso in detenzione e porto di arma da fuoco e tentato danneggiamento.

L’indagine traeva origine dal tentato omicidio commesso ai danni di Cardillo Vincenzo nel novembre del 2013, quando ignoti hanno esploso tre colpi di arma da fuoco in direzione dell’automobile dallo stesso utilizzata.

L’attività ha permesso di attestare come Cardillo Vincenzo risultasse immerso nel contesto criminale del quartiere Calcara del Comune di Bagnara Calabra (RC), dedito al commercio di sostanze stupefacenti e di ogni altro bene provento di attività illecita nonché illegittimo possessore di armi e coautore di tentati danneggiamenti.

L’indagine ha  consentito di ricostruire provate responsabilità secondo le quali i soggetti, seppur non tutti e non stabilmente collegati fra loro, in un’area geografica ben definita comprendente i comuni di Bagnara Calabra e Scilla, erano dediti in particolare alla compravendita di sostanze stupefacenti ed alla ricettazione di rame.

Si è accertato, inoltre, come alcuni di loro si fossero resi responsabili di specifici eventi delittuosi perpetrati nella medesima area geografica tra il 2013 ed il 2014.

I destinatari di misura cautelare in carcere sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria – Arghillà, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

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Author: redazione.news

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