L’Arpacal sul torrente Oliveto: “Nessun allarme, nessun rischio igienico-sanitario”

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“Eccessive ”, “al limite dell’ipotesi di reato per procurato allarme”. Così vengono descritte dal Dipartimento Provinciale Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria) le ripetute segnalazioni sul malfunzionamento del sistema depurativo da parte del Comitato Spontaneo Torrente Oliveto.

In una lettera fatta pervenire al Comune di Motta San Giovanni in data 10 ottobre scorso e sottoscritta dai responsabili dirigenti del dipartimento, l’Arpacal rassicura i cittadini in merito alla situazione di criticità ambientale lungo l’alveo del Torrente Oliveto.
L’ARPACAL scrive:
1. L’attività di controllo dei depuratori comunali si è concretizzata in 14 interventi per l’anno 2010 e 18 interventi per l’anno 2011, da gennaio ad ottobre;
2. Relativamente alle acque di balneazione: “ dalle analisi effettuate non è emerso alcun grado di inquinamento. Anzi, le acque di balneazione sono state classificate “Eccellenti” dai dati elaborati degli ultimi tre anni;
3. Pur riconoscendo le pressioni di natura antropica che spesso determinano situazioni di criticità ambientale lungo l’alveo del torrente Oliveto, appare eccessivo il quadro allarmistico descritto più volte dal Comitato Oliveto;
4. Queste problematiche ambientali si ripropongono in occasioni di malfunzionamenti o anomalie del sistema depurativo e delle reti di adduzione in tutti i siti in cui sono presenti queste infrastrutture, quindi non soltanto nel territorio del Comune di Motta San Giovanni.
E ancora, si aggiunge che le problematiche sollevate dal Comitato Oliveto sono state affrontate lo scorso 7 febbraio nel corso di un’apposita riunione alla quale hanno partecipato, oltre agli amministratori del Comune di Motta San Giovanni, il Prefetto di Reggio Calabria, i rappresentanti dell’ANAS Viabilità di Catanzaro, della Capitaneria di Porto, della Provincia di Reggio Calabria, del Comando Provinciale Vigili del Fuoco, della Regione Calabria Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, della Sezione Polizia Stradale di Reggio Calabria.
«In quella sede – si legge nella nota Arpacal – i presenti all’unanimità hanno convenuto che la situazione descritta non differisce da analoghe e numerose altre realtà territoriali, per cui l’insistenza di segnalazioni e richieste di intervento da parte del succitato comitato potrebbero configurare gli estremi per l’ipotesi di reato di procurato allarme, sottraendo inoltre risorse economiche e di personale ad emergenze ambientali presenti sul territorio provinciale di maggiore gravità».

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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