Giovanni Mario Squillaci su articolo pubblicato su Corriere della Calabria: “Si incominci a dire la verità su Bova Marina”

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Riceviamo e pubblichiamo:

Finalmente una novità nello stagnante panorama della comunicazione. Il Corriere della Calabria del 12 aprile 2012, in un lungo e circostanziato articolo sulla situazione politico-amministrativa di Bova Marina, dal titolo: “Quando la ndrangheta infesta il palazzo”, a firma di Lucio Musolino, lancia per la prima volta un’operazione inedita ed efficace. Nella sua semplicità, l’iniziativa del Musolino lascia a bocca aperta: egli prende l’idea del fotomontaggio, la applica ad uno scritto ed ecco nato il GRAFOMONTAGGIO!

In concreto, prende passo passo stralci dell’operazione “Bellu lavuru”, che descrivono la totale infiltrazione dell’amministrazione comunale di Bova Marina da parte della ndrangheta dal 2004 al 2008, elimina del tutto i nomi degli amministratori di quel periodo, indicati a chiare lettere dai magistrati come i diretti responsabili delle collusioni (Domenico Zavettieri, ex-sindaco e Vincenzo Rosario Crupi, ex-assessore al bilancio) e vi inserisce i nomi degli amministratori che sono succeduti dopo il 2008. In tal modo, in un batter d’occhio, il malcapitato lettore, ignaro delle date della vita politica bovese, si fa chiara l’idea che le collusioni denunciate in “Bellu lavuru” siano state opera dell’amministrazione Squillaci.

Si dà il fatto, però, che l’amministrazione Squillaci non è mai nominata negli atti di “Bellu lavuru”, per  l’inconfutabile fatto che all’epoca di tale operazione semplicemente… non esisteva, essendosi insediata solo a metà aprile del 2008, cioè a indagini pressoché concluse!

A questo gravissimo fatto, il Musolino aggiunge una serie di altre falsità, quali la vicinanza ad ambienti mafiosi dell’ex-sindaco Squillaci e di altri amministratori, nonché la totale deformazione della vicenda riguardante il passaggio alla minoranza dell’ex-assessore Vincenzo Mandalari, presentata come una sua dissociazione dopo l’arresto del consigliere Altomonte, mentre in realtà egli è stato letteralmente cacciato dalla giunta, per altri motivi, circa 2 anni dopo tale arresto. Cosa non meno grave, infine, Il Corriere della Calabria, prima ancora che vengano rese pubbliche le motivazioni, dà ad intendere esplicitamente che lo scioglimento del comune di Bova Marina sia dovuto a responsabilità certe della solita amministrazione Squillaci…

Se malcapitato è il lettore e disgraziata la nostra terra calabra, “informata” da tali “giornalisti”, malcapitato è anche il Musolino. Egli, infatti, ha attribuito al sottoscritto le gravissime responsabilità degli illeciti perpetrati ai danni della cittadina ionica, stanti le dichiarazioni dei magistrati della DDA, da parte di Domenico Zavettieri e Vincenzo Crupi (che il Musolino, onore al suo coraggio, non osa nemmeno nominare). Per tale motivo, affinché venga ristabilita la verità dei fatti, è già pronta la querela-denuncia da parte del sottoscritto.

Chissà cosa pensa di questa squallida operazione l’onesto direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, paladino di importanti battaglie giornalistiche contro la ndrangheta (o forse è il caso di dire… ex-paladino?)! Se non prima, lo sapremo in tribunale.

Giovanni Mario Squillaci

                                                                                                                  Ex-sindaco di Bova Marina

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Author: Cristina

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