Circolo FLI S. Eufemia Lamezia: “Lo abbiamo dedicato alla memoria di Ninetta Burgio”

Alcuni componenti del circolo 'FLI S.EUFEMIA LAMEZIA' con l'On. ANGELA NAPOLI

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Alcuni componenti del circolo 'FLI S.EUFEMIA LAMEZIA' con l'On. ANGELA NAPOLI
Alcuni componenti del circolo 'FLI S.EUFEMIA LAMEZIA' con l'On. ANGELA NAPOLI

Dopo l’ufficializzazione della nostra costituzione, desideriamo rivolgerci ai lametini per presentarci e per illustrare i programmi del nuovo Circolo Territoriale FLI S. Eufemia Lamezia che, significativamente, abbiamo deciso di intitolare a Ninetta Burgio, la madre coraggio recentemente scomparsa che per anni ha caparbiamente lottato con coraggio e determinazione per conoscere la verità sulla scomparsa del figlio diciottenne, trasformando il proprio dolore in impegno e riuscendo, con i suoi appelli, a far rendere confessione, dopo 14 anni, ad uno dei suoi assassini.

Il circolo si propone con la propria attività e con impegno di affrontare le problematiche che affliggono i cittadini lametini, di ascoltarne le varie voci e istanze e di agire in vista di un miglioramento concreto ed effettivo della città. Il circolo si colloca, per sua natura, nel partito Futuro e Libertà per l’Italia, coordinato in Calabria dall’on.le Angela Napoli, da sempre impegnata quotidianamente nella lotta alla criminalità organizzata, donna coraggiosa e pronta a denunciare la corruttela e il malaffare.

Il nostro ringraziamento per la nascita del circolo va all’On. Angela Napoli e ad Annamaria Principe, Coordinatrice provinciale di Catanzaro, che hanno sempre sostenuto le nostre attività ed iniziative, ispirandoci e supportandoci per la costituzione del Circolo in quanto hanno sempre creduto nelle nostre motivazioni, nella nostra dedizione ai principi e valori del Partito del Presidente Fini e nel valore che daremo all’azione politica di FLI nella nostra città.

Il circolo nasce in una terra e in una città difficili per la presenza, invadente e distruttiva in ogni settore, da quello economico a quello politico e sociale, della ‘ndrangheta. Ne consegue naturalmente e logicamente (e guai a pensare il contrario) che ogni battaglia che tenti di risolvere anche le più piccole questioni cittadine debba essere combattuta con la spada della legalità, con lo scudo della denuncia senza timore e appoggiando con vigore tutte quelle coraggiose e responsabili, ma non rare, persone che fanno di Lamezia una città fantastica. Il pensiero va a Don Giacomo Panizza seppure a livello regionale, al presidente del Tribunale Spadaro, ai magistrati ed in particolare, a livello nazionale o meglio mondiale a Nicola Gratteri, ma anche alla gente comune e onesta che ogni giorno fa il proprio dovere.

Un rilancio di Lamezia Terme, città troppo spesso volutamente dimenticata a livello regionale, deve necessariamente partire da un risveglio civico dei cittadini e da una rinnovata, e non più sopita, voglia di conquistare quel che Lamezia, in virtù di quel diritto naturale meno astratto di quanto sembra, merita e deve avere, non solo per sé stessa, ma in vista della rinascita della Calabria intera (a cominciare dal Tribunale). E’ una città dalle enormi potenzialità, dormienti ma vive, che bisogna risvegliare. E’ necessario un grido di popolo, che deve scaturire da un ritrovato senso di appartenenza ad una comunità. Dobbiamo recuperare le nostre radici greche: nell’Ellade chi non si interessava della cosa pubblica era considerata una persona inutile.
Noi ci facciamo promotori della politica del volgo, del popolo, che con la sua naturale forza deve guidare la città con fermezza e in maniera determinante. Sproneremo i cittadini a voler sentire, vedere e parlare, a pretendere il buon governo e la giustizia e ad essere partecipi. In ogni battaglia cittadina saremo presenti. In fondo, riprendendo Giovanni Falcone, “perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i suoi consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere“.

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Author: Cristina

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