Poesia: Per non sfiorire

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Il secolo ventunesimo è in questi
Giorni in cui si viene rapiti
Dall’angoscia di ciò che non
Si conosce.
Ma la memoria della maternità
È sempre viva,
La memoria delle donne in amore
È sempre viva,
La memoria della donna pittrice
Avvolta nel lenzuolo di passione
È sempre viva,
La memoria di una bruna acquariana
È sempre viva,
La memoria del cielo è viva,
La memoria del sole pulsante
In via Atene è viva.
Non sfiorisce il canto poetico;
La rosa è là nell’immediatezza
Di un respiro d’anima
Che ci si commuove della
Struggente tenerezza,
Come i pargoli di fronte
Alla vastità del mare.
Il secolo ventunesimo è in questi
Giorni in cui si hanno ragioni
Imposteci dagli altri per essere
Creature impaurite,
Poi vi sono le vere angosce
Di ciò che non conosciamo
E qualifichiamo in quanto nemico,
Ma è lì l’erba verde che è l’essenza
Di una vita in lenta marea nel pensiero
E ci si scopre un infinito talento di vivere,
Un infinito talento d’amare l’eterna
Novella.
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