A Bruno Lucisano di San Remo… In memoria

Bruno Lucisano San Remo

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Chissà se incontrerai quell’amico di Siderno che parcheggiava la sua Dino 246 Gt proprio davanti alla porta del ristorante… e ti incazzavi.

Se incontrerai Gabriella Ferri che veniva a cena due tre volte al mese… quella che cantava dove sta Zazà…
Non incontrerai Barbara Bouchet, è ancora su questa terra, ricordi? Era quella che rimandava indietro il filetto cinque volte perché troppo al sangue, e tu non vedevi l’ora che finissero le riprese di quel film per non vederla più.
E il lavapiatti che rubava il vino in cantina, quello di marca buona. Poi però poverino lo hai visto… e da allora non ha più rubato. Forse è vivo… chissà.

Il mio compaesano Franco e qui in giro. Non lo incontrerai di sicuro, era quello che in attesa del primo piatto mangiava cinque cestini di pane…
Il siciliano con i baffoni che ti rimproverava che nelle polpette non mettevi l’aglio e ti diceva: Don Bruno, ma che c… di calabrese siete!
E poi, Antonio, il cuoco, che lanciava coltelli e li conficcava alla porta della cucina.
Ci siamo sentiti e visti giusto domenica, in video chiamata. Abbiamo parlato tanto…forse la più lunga chiacchierata da quando non ci vedevamo. Sarà stato un segno del destino?
È morto Bruno Lucisano. È morto Bruno Lucisano, quello di San Remo.

Si è spento un pezzo del mio cuore, della mia giovinezza, dell’Università Cattolica di Milano, del Papillon, dell’agenzia di Rivera, del ristorante la Scaletta dove mangiavano ogni sera Sandra e Raimondo.
Meritavi ben altra fine. Ma poi, pensandoci bene, sei morto sulla strada e tu venivi dalla strada. E di strada nei hai fatta costruendo una famiglia che, nel dolore, manterrà vivo il tuo ricordo, la tua bontà d’animo… e la gioia per la vita.

A Dio, grande cugino. Addio fratello.

Di Bruno Lucisano

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.