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di Mario Guido
In occasione delle celebrazioni relative al 150° anniversario dell’Unità d’Italia si stanno realizzando, su tutto il territorio nazionale, tante iniziative e tanti progetti con i quali, tutti i Comuni, dai più piccoli ai più grandi, intendono testimoniare la loro partecipazione al celebrato evento.
Anche a Bisignano si sta cercando di corrispondere , in qualche modo, alla richiesta del governatore della Calabria, on. Giuseppe Scopelliti che ha invitato, ad ogni centro della Regione, un apposita scheda – questionario dove inserire luoghi, strade, fatti e personaggi locali che hanno qualche attinenza con le vicende storiche che, 150 anni fa, hanno portato alla creazione dello stato unitario italiano.
Dalle ricerche compiute già in occasione del primo centenario dell’Unità d’Italia è emerso che il contributo di Bisignano alla grande causa dell’Unità d’Italia è stato generoso, anche se non sempre si è stato in grado di dimostrarlo con prove documentali.
Scarne ed incomplete sono le notizie giunte fino a noi a causa dei frequenti terremoti che hanno flagellato questa parte della Calabria, e della Valle del Crati, soprattutto quelli del 1887 e del 1905 che hanno provocato la distruzione di archivi e della documentazione in essi custodita.
Si deve quindi all’opera meritoria di ricerca e di studio compiuta dal Principe Rosalbino di Fasanella di Amore e di Ruffano di Bisignano la possibilità di consultare una raccolta di lettere inedite di Donato Morelli ed altri documenti dai quali emerge, anche se in modo parziale, la partecipazione di bisignanesi ai moti rivoluzionari che portarono poi alla costituzione del Regno d’Italia.
Nell’opuscolo di Rosalbino Fasanella d’Amore intitolato “ Il Risorgimento a Bisignano “ sono raccolte lettere inedite che il patriota Donato Morelli indirizzava in Bisignano a suo cognato, Raffaele Fasanella che era il capo riconosciuto dei patrioti locali.
Nella presentazione del suo lavoro di ricerca storiografica, Rosalbino di Fasanella offre brevi cenni sulla storia della famiglia Morelli, nativa di Cosenza, poi trasferita a Rogliano e che ebbe tanta parte nelle rivoluzioni del 1848 e del 1860.
In particolare di Donato Morelli il Fasanella mette in evidenza i giovanili ardori che lo portarono a prendere parte attiva ai primi moti risorgimentali e a tutte le vicende che precedettero l’Unità d’Italia, fino ad essere eletto deputato al Parlamento Nazionale per otto legislature ed infine nominato senatore del Regno nel 1882.
E’ proprio attraverso le lettere che il Morelli scriveva ai suoi amici di Bisignano che possiamo conoscere, oggi, i nomi dei patrioti bisignanesi e quelli di patrioti di comuni vicini che si impegnarono in prima persona nella lotta patriottica del Risorgimento.
Oltre al già citato Raffaele Fasanella nella raccolta curata dal suo pronipote, Principe Rosalbino di Fasanella, si fanno i nomi di altri bisignanesi che con la propria opera ed a rischio della propria vita, scrissero pagine bellissime di eroismo come: Diego Boscarelli che combattè a Campotenese e poi seguì Garibaldi; Giuseppe Boscarelli che fece parte del Comitato rivoluzionario con sede a Cosenza per poi diventare capo dell’Amministrazione Comunale di Bisignano.
Nel 1882 venne nominato socio dell’Associazione dei Benemeriti Italiani per i suoi molteplici meriti patriottici.
Tanti altri certamente contribuirono, magari modestamente, alle lotte risorgimentali, ma la mancanza di notizie ufficiali non consente di fare altri nomi.
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